Renzi ai prof: «Di cosa hanno paura? Facciano test e vaccino». Azzolina sotto esame: «Faremo i conti dopo la riapertura della scuola»
Tardato dalla pandemia di Coronavirus, torna l’appuntamento con il rimpasto di governo che per Matteo Renzi non è mai sparito dall’agenda. Atteso sin dall’inizio di questo nefasto 2020, il «check alla squadra di governo» servirebbe dopo le elezioni Regionali e il referendum sul taglio dei parlamentari, perché secondo il leader di Italia Viva, il suo partito è ancora il «più sottorappresentato – dice in un’intervista alla Stampa – Avrei tuto da guadagnare a chiederlo, ma non mi interessa. Penso alla politica, non alle poltrone».
Lucia Azzolina sotto esame
Quello di Renzi suona più come un rinvio a tempi migliori, magari con il sostegno dei numeri che emergeranno dalla tornata elettorale di settembre, ma un primo pit stop al governo potrebbe già arrivare sulla scuola. Di dubbi sulla gestione della ministra Lucia Azzolina non mancano dalla sponda renziana, ma per ora «la priorità è far andare le cose bene, non evocare scenari». Il momento della verifica sulla ministra potrebbe arrivare comunque quando sarà calendarizzata la sfiducia chiesta dalla Lega, di certo per Renzi quel momento sarà almeno «dopo la riapertura», quando si potranno fare i conti.
Le paure per il rientro a scuola
Il ritorno in classe non si discute per il senatore di Italia Viva, anche se l’aumento dei contagi sta amplificando i timori di docenti e genitori. Un aumento dei casi «fisiologico, ma non dei morti: bisogna conviverci – dice Renzi – Il virus non sarà sconfitto per mesi e chi continua a vivere di paura non si rende conto che si rischia di morire di fame». E non risparmia una bacchettata a quei docenti che in questi giorni sarebbero riluttanti ai test prima del ritorno al lavoro: «Di cosa hanno paura, di un prelievo? I professori devono fare test e tamponi, e anche il vaccino».
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