Marina di Massa, indagati i titolari del camping dove sono morte le due sorelle
«Quell’albero non doveva cadere addosso a loro. Era tutto marcio e doveva essere tagliato prima. Io non voglio accusare nessuno, ci sono le indagini per questo. Chiedo solo giusitiza e verità». Hicham Lassiri affida queste parole al quotidiano Il Tirreno. Domenica 30 agosto le sue due figlie Malak e Janna, 14 e 3 anni, sono morte dopo che un pioppo del campeggio Verde mare di Marina di Massa (Toscana) si è schiantato contro la loro tenda. Per questo episodio ora ci sono i primi indagati: due avvisi di garanzia hanno raggiunto i due soci del camping. Gli inquirenti vogliono capire se nella caduta dell’albero esista una loro responsabilità.
Domani è in programma l’autopsia sui corpi delle due sorelle mentre oggi l’agronomo scelto della Procura ha eseguito il primo sopralluogo. Dopo i risultati delle perizie si potrà capire se effettivamente quell’albero poteva essere tagliato prima, come sospetta il padre delle vittime: «Sono tornato al campeggio domenica pomeriggio per riprendere mio figlio che avevamo lasciato lì in compagnia mentre io e mia moglie eravamo all’ospedale. Siamo arrivati alle 4 e ho visto che stavano tagliando alcuni alberi. Allora mi chiedo: forse quegli alberi andavano tagliati prima?».
Foto di copertina: ANSA/Riccardo Dalle Luche | Il luogo della tragedia transennato dopo i soccorsi a Marina di Massa, 30 agosto 2020
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