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Coronavirus, Silvio Berlusconi trasferito al San Raffaele: carica virale alta, necessario il ricovero precauzionale

04 Settembre 2020 - 08:17 Redazione
Il leader di Forza Italia ha sintomi da Covid-19 che richiedono accertamenti. Ieri aveva detto: «Non ho più la febbre né dolori»

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi è stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano per accertamenti dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Secondo fonti mediche, a causa di una carica virale alta si è reso necessario un ricovero precauzionale. Al momento, il medico Alberto Zangrillo rifiuta di rilasciare dichiarazioni. Il ricovero è avvenuto alla mezzanotte di ieri.

A quanto si apprende, il leader di Forza Italia presenta alcuni sintomi che richiedono accertamenti, diversamente da quanto era stato detto due giorni fa. In quell’occasione, Zangrillo aveva spiegato che il leader di Forza Italia era asintomatico e che si trovava nella sua residenza di Arcore, in isolamento. Berlusconi si è sottoposto al tampone dopo un soggiorno in Sardegna. Positivi anche due dei suoi figli – Luigi e Barbara – e la compagna Marta Fascina.

Dopo i primi lanci delle agenzie stampa, l’ufficio stampa dell’ex premier aveva confermato: «Il Presidente continua a lavorare dalla sua residenza di Arcore, dove trascorrerà il periodo di isolamento previsto. Continuerà in ogni caso a sostenere i candidati di Forza Italia e del centrodestra alle elezioni regionali ed amministrative, con interviste quotidiane sui giornali, sulle televisioni e sui social».

Berlusconi aveva poi fatto sapere: «Sarò presente in campagna elettorale con interviste Tv e sui giornali e secondo le limitazioni imposte dalla mia positività al Coronavirus. Purtroppo mi è successo anche questo ma continuo la battaglia». L’ex premier, ieri, aveva lasciato capire che non era del tutto asintomatico: «Non ho più la febbre né dolori. Tanta vicinanza mi ha commosso, è il miglior incentivo ad andare avanti avendo ben presente la sofferenza di tante famiglie vittime di questa malattia insidiosa».

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