Silvio Berlusconi e il rapporto con la malattia: dietro la maschera, le debolezze di un uomo comune
È il 3 maggio 2016. A Milano tutto è allestito per la campagna elettorale per l’elezione del sindaco del capoluogo lombardo. È il giorno di Silvio Berlusconi e del suo discorso per il candidato di Forza Italia Gabriele Albertini. Sul palco l’allora Cavaliere pronuncia parole dal sapore dolce-amaro. Almeno così avrebbe raccontato tre anni dopo in un’intervista concessa a Mario Calabresi per La Repubblica.
«Ero sul palco, in mezzo alla gente, ma parlavo con la morte nel cuore. La mattina dopo dovevo entrare in sala operatoria, non riuscivo a non pensarci, temevo che il male fosse incurabile». Un cancro alla prostata tenuto nascosto per anni e reso noto solo tre anni dopo. «Molti sono pronti ad approfittare di ogni debolezza», aveva detto Berlusconi parlando dei suoi avversari. «Per questo ho dovuto tenere duro, ho continuato ad andare in pubblico».
E 23 anni dopo l’ex premier ha deciso di fare lo stesso, provando due giorni fa a nascondere i sintomi del Coronavirus. Positivo sì, ma asintomatico avevano comunicato i suoi uffici stampa, forse su volere dello stesso leader di Forza Italia che il giorno dopo la notizia della sua positività è intervenuto – a distanza – a un incontro organizzato dal suo partito a Genova rassicurando i suoi elettori. «Non ho più febbre, non ho più dolori. Sto abbastanza bene, continuo a lavorare e parteciperò in tutti i modi possibili alla campagna elettorale in corso», aveva detto, lasciando cadere – forse per errore – la maschera.
La forma fisica, la salute e la vita privata
Di Berlusconi conosciamo la sua vita privata, spesso sulle prime pagine dei giornali, dal divorzio – milionario – con Veronica Lario alle compagne più recenti. Ma la malattia per Berlusconi è rimasta una questione intima e privata. Quasi a voler tutelare la sua immagine di uomo forte, inscalfibile, immortalata da quell’iconica foto del 1995 quando Berlusconi e i suoi fedelissimi – Confalonieri, Letta, Dell’Utri e Galliani – vengono fotografati in completo bianco da jogging nella sua villa Blue Horizon di Bermude. Tutti a stretto regime di dieta per mantenere la forma fisica.
Una nuova operazione e la prova «più difficile della sua vita»
Nel 2016 Berlusconi affronta una serie di scompensi cardiaci. Ancora una volta è in piena campagna elettorale. La stessa. Quella per l’elezione del primo cittadino di Milano. L’ex premier viene così sottoposto a un’operazione per la sostituzione della valvola cardiaca. Tre anni dopo al Corriere della Sera – dopo l’ennesima operazione al cuore – Berlusconi torna a parlare della malattia: «Ho passato la prova più difficile della mia vita», aveva detto. Poi il ritorno in campo per le elezioni europee, e un anno dopo il lockdown, la pandemia e la positività al Coronavirus con carica virale. La diagnosi dei medici del San Raffaele: principio di polmonite bilaterale.
Come tutti, il segreto – non troppo custodito – è che Silvio Berlusconi è stato sempre un essere umano. Si è giocato molto – o quasi tutto – sul suo corpo. L’ha trasfigurato: il lifting, il trapianto di capelli, la bandana. Un modo per raccontarsi, e per nascondere quello che nessuno – o pochi – vogliono mostrare: la propria debolezza.
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