Coronavirus, i negazionisti italiani in piazza: «Siamo il popolo» – Il video
Dopo Berlino e Londra, il popolo dei negazionisti del Coronavirus, dei no mask e no distanziamento (“abbracciamoci!”) scende in piazza a Roma, in piazza Bocca della Verità. La manifestazione è iniziata intorno alle 16 e alle 20 è ancora in corso. Naturalmente senza mascherine nè distanziamento, indisturbati anche dopo le 18 quando i tanto vituperati dpcm imporrebbero di coprire il viso anche all’aperto, se in luoghi di assembramento. A darsi appuntamento oggi sono i no-vax (la stessa location, ripiego dopo l’iniziale e naufragata individuazione della ben più ampia piazza del Popolo, è luogo di raduni del passato di detrattori dei vaccini), No 5G, sovranisti, l’estrema destra di Forza Nuova (ma tutti dicono di essere qui a titolo personale), i gilet arancioni (alcuni: l’ex generale Antonio Pappalardo ha detto che in piazza con Forza Nuova lui non ci va, così come hanno smentito qualsiasi partecipazione i pur annunciati Povia, Vittorio Sgarbi, Diego Fusaro), i complottisti di QAnon, certi che le élite rapiscano i bambini per torturarli ed estrarre da loro una sostanza fondamentale al mantenimento del potere, le mamme in lotta contro la dittatura sanitaria. «Povia non c’è? Perchè si è venduto per due soldi alla potente app Immuni», risponde in maniera oscura a domanda Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova a luglio condannato a cinque anni e sei mesi insieme a Vincenzo Nardulli per l’aggressione a due colleghi dell’Espresso.
A Berlino erano 18mila. A Parigi e Londra poche centinaia di persone. E qui? Giuliano Castellino aveva assicurato che i partecipanti sarebbero stati «un’immensità, anche se i media nasconderanno il numero reale, come è accaduto a Berlino». In realtà a inizio manifestazione la piazza è piena a metà: secondo la questore i partecipanti sono 1.500 (più di 5mila per gli organizzatori).
«Siamo il popolo delle mamme, liberate i nostri bambini dalla dittatura sanitaria», urla una signora dal palco. E continua: «Questo governo sta distruggendo l’umanità della gente». Un uomo vestito da Gesù Cristo brucia l’immagine di Papa Francesco. A un certo punto si richiede l’intervento di un medico, c’è qualcuno che si è sentito male. Non manca l’immancabile «parlateci di Bibbiano!». Scusi, signora, che c’entra Bibbiano? «C’entra, io ho le prove ma non glielo posso dire!».
Una manifestante – racconta di venire da Napoli e l’accento lo confermerebbe – porta un cartello con i nomi di coloro che hanno avuto il coraggio di essere liberi e di parlare contro il pensiero unico. La pandemia, spiega, non esiste. I morti e le bare di Bergamo? «Macchè, le tv ci hanno fatto vedere i morti di un vecchio naufragio a Lampedusa». Quando le facciamo notare che dietro ai mezzi militari non c’è né mare, né isola, nè sabbia, ma un cimitero monumentale, lei risponde: «Messo ad arte». Per poi aggiungere: «Ma poi è inutile che io parli con lei. So già che mi farà domande tendenziose».
Il motto è «Tamponatevi il culo», ma in piazza c’è anche chi alla pandemia ci crede e vuole essere intervistata a distanza. E allora che ci fanno qui? «Perché non è possibile che in caso di sospetto Covid mio figlio venga isolato in una stanza. A quel punto è infetta tutta la classe, vanno tutti in quarantena», spiega un’insegnante di Piombino, tra le poche ad avere una mascherina e a rispettare il distanziamento.
Si grida “ Libertà libertà” e “Criminali”, diretto al governo. Ma non ce l’hanno solo con quello italiano: è tutta una mossa del Governo Unico Mondiale per “cinesizzare” l’Italia, spiegano. «La sua mascherina dimostra che ci sono italiani disposti a rinunciare alla libertà», dicono. Guai a dire che ci sono fascisti in piazza poi. «Io sono di Forza Nuova e quindi? Vedi bandiere? Fossimo stati comunisti, non avresti potuto fare le domande che stai facendo».
A Bill Gates dicono di “ficcarsi su per il culo il vaccino”. In piazza c’è anche il leader di Forza Nuova Roberto Fiore, come ci sono la ex 5 Stelle Sara Cunial (invitata sul palco, declina) e il consigliere regionale – sempre ex grillino – Danile Barillari. Per i manifestanti, il ministro della Salute Roberto Speranza è un “venduto”, per non parlare dei giornalisti. Tra campi elettromagnetici e virus che “se proprio esiste, è una banale influenza”, serpeggia l’insofferenza nei confronti di chiunque (principalmente giornalisti e giornaliste) indossi una mascherina. “Sei tu la contagiosa, ecco perchè la porti”, urla una dolce “mamma-in-piazza-contro-la-dittatura-sanitaria” afferrando il cellulare di chi riprende.
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