Evaso Johnny lo Zingaro, ancora una volta. Il sindacato di polizia: «Si mina la credibilità dello Stato»
La prima volta nel 1976, dal carcere minorile di Casal del Marmo. Poi ancora dal pentitenziario de L’Aquila, da quello di Pianosa e da quello di Fasano, in provincia di Cuneo. Ora l’ultima evasione del curriculum criminale di Johnny Lo Zingaro, al secolo Giuseppe Mastini, è stata registrata dal carcere di massima sicurezza di Sassari. Classe 1960, Mastini era in permesso premio e avrebbe dovuto tornare nella struttura penitenziaria a mezzogiorno. Non si è più presentato. È stata diffusa una nota a tutte le forze dell’ordine.
Il primo omicidio di Mastini risale agli anni ’70, quando aveva solo 11 anni. Dopo questo episodio ha continuato a essere protagonista di furti, rapine, sequestri e ancora di un altro omicidio, quello della guardia giurata Michelel Giraldi. Fra le inchieste in cui è stato coinvolto anche quella sulla morte dello scrittore e regista Pier Paolo Pasolini, avvenuta nel 1975.
Critica la posizione di Vincenzo Chianese, Segretario generale del sindacato Es Polizia: «Questo ergastolano durante un permesso premio nel 2014 si era già reso responsabile di irregolarità e nel 2017 aveva fatto esattamente la stessa cosa. La normativa che consente di di uscire dal carcere anche a persone che palesemente non dovrebbero poter circolare va assolutamente cambiata. La sensazione di impunità che c’è nel nostro Paese mina profondamente la credibilità dello Stato».
Foto di copertina: ANSA/MASSIMO CAPODANNO | Giuseppe Mastini nel febbraio del 1989
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