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Scuola, il mistero dell’appalto dei banchi alla mini ditta che si occupa di eventi. La Lega: «Il governo chiarisca»

06 Settembre 2020 - 15:13 Redazione
Il quotidiano "La Verità" solleva il caso, già denunciato dalla Lega, della Nexus made srl. Una ditta di Ostia con 4mila euro di capitale sociale che avrebbe avuto l'appalto - poi ritirato - per la fornitura di banchi

«Il contratto con la ditta Nexus made srl per la fornitura di banchi scolastici ad altezza variabile non è stato mai perfezionato ed è stato, comunque, già ritirato dal commissario straordinario per l’emergenza Covid-19». Questo, secondo quanto riporta La Verità il chiarimento di Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa, di cui è amministratore delegato Domenico Arcuri, sulla fine dei rapporti con l’azienda di Ostia che, secondo un’interrogazione della Lega, risulterebbe tra le undici ditte vincitrici dell’appalto per la fornitura dei banchi monoposto. Il caso, pochi giorni fa, è stato sollevato dai parlamentari del Carroccio, che hanno domandato al governo di fare chiarezza.

I dubbi e i chiarimenti di Invitalia

In particolare sull’appalto che riguardava la Nexus made srl, una ditta di Ostia che, hanno osservato i parlamentari leghisti, «visura camerale alla mano, si occupa di tutto fuorché di banchi scolastici, ossia: organizzazione di manifestazioni, eventi, mostre, fiere, congressi. Con buona pace, dunque, dei criteri espressamente previsti dal contratto da 45 milioni di euro tra questa azienda e il commissario straordinario Arcuri, che prevedono invece capacità tecnica ed economica ad espletare la fornitura di 180mila banchi: 20mila entro il 12 settembre e 160mila entro il 31 ottobre prossimi».

Insomma un contratto oneroso, con una notevole fornitura di materiale, che ha sollevato qualche dubbio a fronte di una ditta che, secondo quanto riporta La Verità, avrebbe un capitale sociale di 4.000 euro e si occuperebbe di tutt’altro. Nella sua precisazione Invitalia ha spiegato come «la procedura di gara adottata (aperta, semplificata e d’urgenza) prevede che la stazione appaltante abbia trenta giorni di tempo per effettuare le verifiche di legge sia di tipo amministrativo sulla società, sia di tipo tecnico sui prodotti offerti. In caso di esito negativo, si può non concludere o risolvere il contratto. In particolare, le verifiche effettuate sui prodotti offerti dalla Nexus made srl hanno evidenziato che i banchi, di cui si è richiesto un prototipo, non corrispondevano alle caratteristiche indicate in sede di gara».

Ma il giornale di Maurizio Belpietro rilancia e osserva come nel bando non fosse prevista la presentazione di prototipi, bensì la risoluzione immediata del contratto in caso di «consegna di prodotti difettosi o non rispondenti ai requisiti di qualità richiesti e/o dichiarati, in numero superiore all’1% della fornitura». Da qui il dubbio, sollevato dalla Verità, che il contratto con la Nexus possa essere stato già perfezionato, se qualche banco è stato consegnato e ritenuto inadatto. Ma da Invitalia il chiarimento è netto: «Il contratto è stato ritirato perché mai perfezionato».

Intanto dalla Lega l’onervole Laura Cavandoli, parlando anche a nome dei colleghi, ha spiegato che «la nostra interrogazione è stata oggetto di comunicato stampa il 3 settembre e il contratto con la Nexus è del 26 agosto». «Ci chiediamo – ha proseguito – se l’annullamento/ritiro del contratto non sia successivo al nostro intervento». Ma, anche su questo punto, ecco la precisazione di Invitalia: «Non abbiamo risposto all’interrogazione perché c’è tempo, dobbiamo rispettare l’iter del Parlamento».

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