Coronavirus, Fauci: «L’autunno non sarà facile: torneremo alla normalità entro la fine del 2021». In Canada nessuna vittima in un giorno: non succedeva dal 15 marzo


Usa

Gli americani, così come tutti nel resto del mondo, dovranno convivere con la pandemia di Coronavirus ancora a lungo, perché un ritorno alla normalità non arriverà prima dei primi mesi del 2021: «Anche la fine del 2021», dice Anthony Fauci, ex capo della task force della Casa Bianca sull’emergenza sanitaria e massimo esperto di malattie infettive degli Stati Uniti.
Intervistato su Msnbc, Fauci ha ribadito che prima di tornare a fare cose che normalmente si svolgevano prima della pandemia, è necessario l’arrivo di un vaccino su larga scala: «Finché non sarà mobilitata la distribuzione delle vaccinazioni e si avrà la maggior parte della popolazione protetta, bisognerà attendere almeno la metà del 2021 o la fine del prossimo anno».
Per quanto ottimista sull’arrivo rapido di un vaccino, Fauci è preoccupato per quel che potrà accadere in autunno «che non sarà facile, dobbiamo tenere duro», a partire dai primi effetti dell’ultima festività che ha mobilitato gli americani, il Labor day dello scorso 7 settembre.
Oggi gli Stati Uniti: «stanno raggiungendo un plateau a circa 40 mila casi al giorno e le morti sono circa 1.000», un dato che rischia di aumentare e segnare quindi l’ingresso nella stagione autunnale, tipicamente accompagnata dalle malattie alle vie respiratorie, con una «linea di base così alta».
September 11, 2020
Canada

Per la prima volta dal 15 marzo, il Canada non ha registrato vittime per Coronavirus nelle ultime 24 ore. A preoccupare le autorità sanitarie canadesi però è la ripresa dei contagi, che solo nell’ultimo giorno ha fatto salire il bilancio di altre 702 infezioni.
Un dato spinto dalla graduale riapertura alle attività e agli spostamenti in corso nelle varie province canadesi, come riporta il Guardian, a cominciare dalla ripresa delle lezioni in presenza a scuola.
Per questo negli ultimi giorni, alcune realtà locali hanno deciso di tornare sui propri passi. Per esempio nella British Columbia, dove sono state ripristinate alcune limitazioni agli spostamenti per contenere i contagi.
Leggi anche:
- Coronavirus, quarantena scesa a 7 giorni e allerta rossa in 42 dipartimenti: cosa sta succedendo in Francia
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il virologo Pregliasco: «Triplicate le terapie intensive rispetto a un mese fa ma evitiamo la psicosi collettiva»
- Coronavirus, costante incremento dell’indice di trasmissione. Risale l’età media – Il monitoraggio dell’Iss
- La pandemia di Spagnola fu causata dal vaccino? Ma per favore! Il primo anti-influenzale arriva solo nel 1936
- Test sierologici ai docenti, Arcuri: «Andiamo avanti con lo screening. Positivi a casa»