Caivano, l’ultimo saluto a Maria Paola tra applausi e palloncini bianchi. Il parroco: «Adesso taccia l’odio» – Il video
È il giorno dell’ultimo saluto a Maria Paola Gaglione, la ragazza morta dopo essere stata speronata dal fratello Michele nella notte tra l’11 e il 12 settembre mentre si trovava sullo scooter con il compagno Ciro. Quest’ultimo, che aveva espresso il desiderio di vedere per l’ultima volta la sua amata, ha reso omaggio alla salma, prima che il feretro giungesse a Caivano. Il ragazzo ha ottenuto il permesso della Procura ed è stato scortato dalla Polizia. All’esterno della chiesa, Ciro ha fatto appendere un manifesto. Quattro foto della coppia insieme, un cuore e i loro nomi e un lungo messaggio d’addio. «Correvamo solo verso la nostra libertà, o almeno credevamo di farlo, verso la nostra piccola grande felicità. Ovunque sarai, il mio cuore sarà lì con te. Ti amerò oltre le nuvole. Ciro».
Dopo dopo le 16, le campane hanno iniziato a suonare a lutto, ad attendere circa 200 persone, una piccola parte delle quali sono entrate in chiesa, dove i posti sono stati assegnati con il distanziamento sociale. A celebrare i funerali è stato Don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, che s’è rivolto ai presenti invitando a «fermare odio e violenza», che montano «nei comportamenti come sui social» e a non «alzare bandiere ideologiche»: «Si celebra una Messa funebre, davanti ai genitori, ai fratelli, e io devo annunciare la parola di Dio e pregare. Per o vivi e per i morti».
Il sacerdote, che ha battezzato Maria Paola, ha insistito sul dolore delle famiglie. Quanto alla reazione «drammatica e sbagliata» del fratello, Don Patricello ha detto: «Nella sua testa pensava di salvarla. Ma se non fermiamo l’odio che dilaga non dobbiamo poi meravigliarci di quello che succede». Il parroco ha continuato: «Qui siamo in chiesa, il luogo dove l’odio tace. Non c’è posto per l’odio in chiesa». E ancora: «Paola, perdonaci. Tutti noi, sacerdoti e laici, per non essere stati capaci di custodire questa tua fragile e preziosissima vita». Al termine dell’omelia, applausi e un lancio di palloncini bianchi al cielo hanno accompagnato l’uscita del feretro.
C’è anche il nome di Michele sul manifesto funebre
Nel quartiere che ospita la chiesa, i genitori della vittima hanno fatto affiggere un manifesto funebre: nei manifesti, ad annunciare le esequie e il lutto, compare anche il nome di Michele, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Michele, peraltro, aveva chiesto attraverso il suo legale di partecipare ai funerali, ma l’istanza è stata respinta. La famiglia di Maria Paola ha anche chiesto alla comunità Lgbtq+ di partecipare alle esequie. «La comunità gay – si legge nella nota – è invitata a rendere l’ultimo saluto a Maria Paola e a partecipare insieme alla famiglia Gaglione-Zanfardino alla cerimonia religiosa. Tale invito attiene principalmente alle modalità con le quali la famiglia vorrebbe si partecipasse all’ultimo saluto rivolto a Maria Paola, insieme».
Foto copertina: ANSA / CIRO FUSCO
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