Le vacanze dorate dei fratelli Bianchi, nababbi col reddito di cittadinanza
Vacanze in barca all’isola di Palmarola, con tanto di champagne. Ma anche Palma de Mallorca e Costiera amalfitana, tra resort con viste mozzafiato, brindisi in locali esclusivi e, in generale, un lusso sfrenato, ostentato senza filtro alcuno sui social network. Peccato che, per lo Stato, i fratelli Bianchi fossero nullatenenti o quasi. Tanto che la loro famiglia, come quelle di Mario Pincarelli e Francesco Belleggia (gli altri due ragazzi arrestati per l’omicidio di Willy), percepiva il reddito di cittadinanza.
A questa conclusione sono giunti, dopo i primi dieci giorni di indagine, gli investigatori che stanno cercando di fare luce sul pestaggio di Colleferro. E che sono stati insospettiti anche dagli scatti e dai video postati dai fratelli Bianchi, tra abiti firmati, accessori alla moda, orologi ai polsi e moto veloci. In attesa delle indagini patrimoniali – che faranno luce sulle altre eventuali fonti di reddito – la domanda è come i fratelli Bianchi abbiano potuto accedere al reddito di cittadinanza e, al tempo stesso, condurre alla luce del sole una vita all’insegna del lusso.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Francesco Lollobrigida ha annunciato un’interrogazione parlamentare a Montecitorio sulla questione: «È vero che i quattro accusati del brutale assassinio del giovane Willy, come riportato da alcune testate locali online, percepivano il reddito di cittadinanza? Se sì, come mai le indagini patrimoniali sono state effettuate solo a seguito dell’omicidio di Colleferro, quando invece era noto a tutti lo stile di vita alquanto sopra le righe che i quattro conducevano, visto che circolavano con macchine di altissimo valore, facevano la bella vita ed erano già conosciuti alle forze dell’ordine come propensi a delinquere?»
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