Navalny posta una foto mentre scende le scale: «Sono più che tecnicamente vivo»
Alexai Navalny migliora di giorno in giorno. L’oppositore russo, avvelenato con del Novichok, ha postato su Instagram una foto che lo ritrae scendere una rampa di scale al Charite Hospital di Berlino, dove è stato ricoverato il 22 agosto. Dopo avergli «salvato la vita», i medici lo stanno accompagnando in un percorso di riabilitazione motoria e verbale. Il veleno usato contro di lui è uno degli agenti nervini più potenti sintetizzati dai laboratori dell’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda. La stessa sostanza era stata usata contro Sergej Skripal, ex colonnello dell’intelligence militare russa, e contro la figlia Yulia.
Navalny ha accompagnato la foto con un lungo post. «Quando sono uscito dal coma ero confuso, non riuscivo a trovare le parole descrivere la mia disperazione e tacevo», scrive. «Ora sono un ragazzo le cui gambe tremano quando sale le scale. Ma pensa anche: “Oh, questa è una scala! La salgo. O magari dovrei cercare un ascensore. Prima sarei rimasto a fissarla».
I medici del Charite lo hanno trasformato «da una persona “tecnicamente viva” in qualcuno che ha tutte le possibilità di diventare di nuovo la forma più alta dell’essere umano nella società moderna». Una persona, scrive ancora, «che può scorrere rapidamente Instagram e senza esitazione capisce dove mettere mi piace».
Dopo che la cancelliera Angela Merkel ha esortato la Russia a fornire spiegazioni, il portavoce del Cremilino, Dmitry Peskov, aveva risposto: «C’è troppa assurdità in questo caso per prendere in parola qualcuno». Nessuna ammissione è arrivata nemmeno dopo le scoperte dei colleghi di Navalny, che hanno trovato tracce del Novichok in una bottiglia d’acqua della sua camera d’albergo in Siberia. Peskov, anzi, li ha accusati di ostacolare l’indagine russa portando svariati oggetti della stanza fuori dal Paese.
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