Regionali 2020. In Veneto spediti sms con l’indicazione di voto nel giorno del silenzio elettorale
Sta diventando un caso non soltanto politico, ma anche di privacy. Alla redazione di Open sono giunte diverse segnalazioni da parte di cittadini residenti a Padova e provincia che sostengono di aver ricevuto un sms con l’indicazione di voto a favore di Loredana Borghesan, candidata alle elezioni regionali 2020 del Veneto tra le fila di Forza Italia a sostegno di Luca Zaia presidente.
Contattata telefonicamente, la candidata di Forza Italia Loredana Borghesan afferma di non essere a conoscenza di questa iniziativa essendosi affidata a un’agenzia per la gestione della propaganda elettorale, che contatterà in giornata al fine di verificare quanto accaduto. Che si sia trattato di un invio massivo partito in ritardo? Alla candidata forzista sembra molto strano, soprattutto perché avvenuto il giorno prima del voto.
Il numero dal quale arrivano i messaggi è sempre lo stesso (3399903545) e in passato era stato segnalato a siti come Tellows.it per attività di spam relativa a campagne promozionali per connessioni ad «Internet superveloce». Non si tratterebbe affatto di un numero di cellulare privato e/o appartenente alla candidata, ma a un servizio di invio massivo a pagamento.
Si tratta di un illecito amministrativo in violazione del silenzio elettorale? Abbiamo contattato la prefettura di Padova. Certo, potremmo trovarci di fronte a una violazione visto che l’indicazione di voto viene rivolta a un numero indiscriminato di soggetti. Tuttavia, prima di dare una parere netto, chi ha ricevuto l’sms dovrebbe segnalare alle autorità affinché ci possa essere un’indagine sull’accaduto per poi valutarne gli eventuali estremi.
La propaganda via sms durante il silenzio elettorale è stata contestata anche in passato, come possiamo leggere da un articolo del 2016 del Corriere della Sera. Qui è riportata anche una comunicazione del Garante della Privacy in cui si invitava al rispetto della propaganda elettorale e all’eventuale violazione dell’utilizzo degli sms in mancanza di un preventivo consenso da parte dei cittadini:
Il Garante per la protezione dei dati personali, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, richiama tutte le formazioni politiche ad attenersi, nello svolgimento della loro attività di propaganda politica, al rispetto delle regole già stabilite per precedenti consultazioni elettorali.
A questo proposito, con particolare riferimento alla possibilità di contattare i cittadini, anche tramite sms, si ribadisce ai partiti politici, comitati promotori, sostenitori e singoli candidati il divieto di utilizzare, in attuazione della disciplina europea, i dati contenuti negli elenchi telefonici (cartacei o elettronici) in mancanza di un preventivo consenso.
Allo stesso modo, si ricorda che sussiste il generale divieto di utilizzo per finalità di propaganda elettorale anche con riguardo ai dati reperiti liberamente sul web (quali recapiti telefonici o indirizzi di posta elettronica). Il mancato rispetto di tali disposizioni, richiamate nel provvedimento generale del Garante del 6 marzo 2014 in tema di propaganda elettorale, configura una violazione amministrativa sanzionabile con una pena pecuniaria.
Gli screenshot degli sms ricevuti circolano anche sui social, come quello condiviso nel tweet dell’utente Riccardo in cui chiede di sapere dove abbiano trovato il suo numero:
Anche nel sito Tellows.it sono state pubblicate alcune segnalazioni di utenti che hanno ricevuto l’Sms elettorale:
Stefy2: «Per Zaia presidente, vota FORZA ITALIA e scrivi BORGHESAN https://loredanaborghesan.it/vota»
Rob: «Anche a me indicazione di voto: ma il giorno prima delle elezioni,non sarebbe vietato?»
Sconosciuto: «RAGAZZI OLTRE AD ESSERE SCORRETTO E NON SI POTREBBE IL GIORNO PRIMA DELLE ELEZIONI, QUI C’E’ ANCHE UN PROBLEMA DI PRIVACY, VORREI SAPERE DA DOVE HANNO PRESO IL MIO NUMERO. IO HO SCRITTO A STRISCIA LA NOTIZIA AL SEGUENTE INDIRIZZO»
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