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Zanardi, parla il medico e amico Claudio Costa: «Lo vedo alle prossime Olimpiadi. Ha un fisico da fantascienza»

19 Settembre 2020 - 04:52 Redazione
Il campione paralimpico ha iniziato fisioterapia neurologica all’Ospedale San Raffaele di Milano. In un’intervista il dottor Costa racconta i suoi progressi

«Sarò pazzo, ma io vedo Alex alle prossime Olimpiadi». Sono passati 3 mesi esatti dall’incidente in handbike che ha coinvolto Alex Zanardi, campione dell’automobilismo e del paraciclismo. Lo scontro con un camion durante una corsa lo aveva lasciato tra la vita e la morte, in condizioni disperate. Oggi la realtà sembra aver superato anche la più azzardata speranza. Ad accendere di ottimismo il suo futuro è Claudio Costa, medico che lavora nell’ospedale dove Zanardi è ricoverato, il San Raffaele di Milano, e che di Alex è anche un grande amico.

«Di sogni non ce ne sono mai abbastanza», ha detto Costa in un’intervista alla Stampa. Il giorno dell’incidente, il medico ha preso da parte la madre di Zanardi e le ha detto: «Guarda che questo vive». «Era disperata – racconta il dottore – ma mi è grata per quella speranza». Dopo una serie di interventi, il 24 luglio Zanardi era stato trasferito in terapia intensiva a causa di alcune complicanze. Ma ne era uscito ancora una volta, rispondendo con miglioramenti clinici «significativi»

Il medico definisce il suo rapporto con l’atleta «simbiotico». «Abbiamo un legame profondo», racconta. Quando Zanardi ha iniziato la fisioterapia neurologica – che in medicina rappresenta la fase nella quale gli specialisti si aspettano «le sorprese e i miracoli» – Costa ha notato miglioramenti. «Dà risposte agli stimoli – dice – stringe le dita, gli stanno rieducando la testa».

Certo, Zanardi non è uno qualunque. Non è la prima volta che dimostra di saper vincere anche la peggiore delle sfide. «Ha un fisico da fantascienza e una mente straordinaria», dice ancora Costa. «Lo so che questa volta si parla del cervello, ma sono sicuro che lui saprà inventarsi qualcosa con quello che è rimasto». Come insegna lui, d’altronde, lo sport non fa sconti. Ma ti insegna a vivere.

Immagine di copertina: Ansa, di Matteo Bazzi

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