Coronavirus, Johnson: «La diffusione è di nuovo esponenziale». E si dice pronto a schierare l’esercito per far rispettare le restrizioni
Nuove restrizioni per almeno sei mesi. È l’ultima decisione di Boris Johnson per il Regno Unito, in cui i casi di contagi da Covid-19 hanno raggiunto quasi quota 4 mila. Il capo dei Tory ha annunciato per la prossima settimana la presentazione in Parlamento della proposta: estendere la legislazione d’emergenza sarà l’obiettivo principale, sulla scia delle misure più rigide già adottate in primavera, nella fase più acuta della pandemia.
Più tardi un discorso televisivo alla nazione il premier ha giustificato la decisione anche in base all’aumento di casi registrati in Francia e in Spagna. Il virus, ha dichiarato il premier, sta «tornando a diffondersi in maniera esponenziale». Parola d’ordine «disciplina», per evitare un ritorno al lockdown. Nel caso in cui il popolo britannico dovesse mostrarsi non all’altezza, il governo «si riserva il potere di prendere misure» usufruendo, se necessario, anche dell’esercito «in compiti di backup».
«Pericoloso punto di svolta»
Nell’intervento alla Camera dei Comuni, Johnson aveva parlato di un «pericoloso punto di svolta», rassicurando sul fatto che la nuova decisione non corrisponderà ad «un nuovo lockdown». Il pericolo di una seconda ondata si fa sempre più concreto anche per il Regno Unito, che guarda con timore il nuovo momento di crisi di «Francia, Spagna e altri Paesi», come ha spiegato lo stesso Johnson.
Pub chiusi dopo le 22 e ritorno al lavoro agile
Da giovedì verranno dunque ripristinati i limiti per pub, ristoranti e bar di tutta l’Inghilterra con coprifuoco alle 22, mentre si tornerà ad incoraggiare il lavoro da casa. Controlli stringenti saranno riservati poi anche alla misura del tetto massimo di 6 persone nei contatti sociali. Per ciò che riguarda stadi ed eventi sportivi è stato ufficialmente rinviato l’apertura al pubblico.
Nel suo intervento alla Camera dei Comuni, Johnson ha parlato anche di «ricoveri raddoppiati» e di un livello di allerta salito a 4. L’urgenza dunque è quella di intervenire il prima possibile per evitare «misure ancora più pesanti o addirittura un nuovo lockdown».
A commentare la decisione del primo ministro il leader dell’opposizione laburista Keir Starmer che ha accolto positivamente le nuove misure ma ha accusato il governo di procedere a tentoni. Secondo Starmer mancherebbe una strategia complessiva, difficoltà secondo il leader dimostrate in primis dalle numerose falle del sistema di test e tracciamento.
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