Regionali 2020, la Lega non stravince neanche in Valle d’Aosta: è prima ma rischia di finire all’opposizione
Nonostante la Lega abbia registrato il migliore dei risultati rispetto alle altre forze politiche in Valle d’Aosta, l’ipotesi che riesca a formare una maggioranza di centrodestra per governare è assai remota. Il 23,9% conquistato alle Regionali non è sufficiente per dirigere i giochi nella regione alpina. Sono solo 6 le liste – su 12 in totale- ad aver superato il quorum utile per entrare in Consiglio regionale. Un buon risultato lo portano a casa i progressisti: con il 15,2% di voti si candidano a sostenere una maggioranza con le forze autonomiste, a partire dall’Union valdotaine, che ha preso il 15,8%. Nel Consiglio della Regione riesce a entrare anche la lista Pour l’Autonomie, della quale fa parte l’ex governatore della Val d’Aosta Augusto Rollandin, fuori dai giochi fino a novembre per via di una condanna per corruzione, sulla base della legge Severino. Per una manciata di voti non siederà invece in Consiglio regionale la lista del centrodestra – e dunque Forza Italia e Fratelli d’Italia – che non è riuscita a strappare oltre il 5,6%. E anche il Movimento 5 stelle, che non ha raggiunto il quorum, resta fuori.
Con l’approssimarsi del risultato definitivo, la leader della Lega in Valle d’Aosta ha tentato di cominciare a stabilire un dialogo con le altre forze politiche in Consiglio regionale per sondare la possibilità di costruire una maggioranza ma ha chiaramente sottolineato il rifiuto di venire a patti con il centrosinistra: «Siamo pronti a ragionare con tutte le forze in Consiglio Valle, ad eccezione del Pd e della sinistra con cui siamo incompatibili, per vedere se si riesce a formare una maggioranza stabile che dia una governabilità alla Regione». Per Nicoletta Spelgatti, il risultato ottenuto dalla Lega è «eclatante»: «Siamo la prima forza con quasi 10 punti di distacco dalla seconda. Siamo pronti a governare». Ma la leader del Carroccio della Regione è consapevole che non sarà facile superare le difficoltà relative alla formazione di una maggioranza. Per il momento sembra che le ipotesi sulle quali trovare una quadra siano molto lontane. «Se le altre forze preferiscono fare giochetti’ per mettere la Lega all’opposizione – tuona Spelgatti – allora si accomodino e si assumano la responsabilità, sanno a cosa vanno incontro e anzi troveranno una Lega ancora più agguerrita e forte».
In copertina: Nicoletta Spelgatti nel corso dell’annuale raduno della Lega a Pontida (Bergamo), 1 luglio 2018 | ANSA/PAOLO MAGNI
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