Alta tensione nel M5s. Dopo Bugani, il siluro dell’ex ministra Grillo: «Senza identità il M5s sparisce». Giovedì la riunione di fuoco dei gruppi parlamentari
«Eppur si ride». È questo il sunto, in tre parole, del malumore che si respira in casa cinque stelle dopo il tracollo alle elezioni regionali. Il primo a lanciare un attacco diretto ai suoi vertici e leader è il pentastellato Massimo Bugani che ha duramente criticato i selfie dell’ex capo politico grillino Luigi Di Maio e dell’ex ministro Danilo Toninelli in un momento di profonda crisi per tutto il Movimento. Ma forse la convocazione dell’assemblea congiunta dei deputati e senatori 5 stelle per giovedì 24 settembre è il segno che qualcosa – “eppur” – si muove. All’ordine del giorno, oltre agli Stati generali, ci sarà una «riorganizzazione del Movimento» perché «senza un’identità chiara rischiamo di sparire». È il messaggio lanciato sulle pagine del Mattino dall’ex ministra Giulia Grillo. I risultati alle Regionali devono – secondo Grillo – «aprire una profonda riflessione all’interno del Movimento per mettere nero su bianco la questione delle elezioni locali. Nelle realtà locali alcuni sistemi di potere sono difficili da scardinare e proprio da qui i vecchi partiti alimentano la propria forza, ma questa non può essere una scusa per evitare di individuare gli sbagli o le mancanze del M5s».
L’alleanza M5s-Pd è stata sconfitta in Liguria, unica regione in cui i due partiti hanno ripresentato l’alleanza al governo. Ma per Grillo non c’è bisogno di un rimpasto più identitario: «Non credo che in questo momento storico il Paese ne abbia, ma di azioni efficaci per il rilancio dell’economia e della sanità. Il sì al referendum ha vinto con una percentuale importante: gli italiani continuano ad apprezzare l’operato del Governo e del presidente Conte». Per Grillo, in vista delle Comunali 2021, la strategia è quella di dare più voce alla politica locale: «Devono avere voce in capitolo coloro che da anni si spendono sul territorio: solo loro possono decidere se correre insieme al Pd o meno».
Foto copertina: ANSA/ETTORE FERRARI
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