Caso Suárez, il prof che lo ha esaminato raccontava alla radio: «Era molto tranquillo, sereno e sorridente» – Audio
Il giorno del suo esame di italiano Luis Suárez era «molto tranquillo, sereno e sorridente». Parola di Lorenzo Rocca, uno dei due professori con cui il calciatore uruguaiano ha sostenuto la prova all’Università per Stranieri di Perugia. Una prova finita al centro delle attenzioni dei magistrati umbri coordinati dal procuratore Raffaele Cantone, che vogliono vederci chiaro e ipotizzano un punteggio già deciso a tavolino, per consentire all’attaccante uruguaiano – non indagato – di ottenere la cittadinanza e dunque lo status di comunitario, prezioso per giocare nei campionati europei senza dover sottostare alle quote previste per i cittadini extra-comunitari.
Rocca è indagato assieme ad altre persone, tra cui la rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia, Giuliana Grego Bolli, il direttore generale Simone Olivieri e la prof l’incaricata della preparazione del calciatore, Stefania Spina, intercettata dalla procura di Perugia. Il 18 settembre, giorno successivo all’esame e prima che esplodesse il caso, Rocca è stato intervistato dalla radio spagnola Ser. E ha raccontato che Suárez ha svolto l’esame di livello B1 «con la modalità del parlato, ascolto, interazione e produzione orale». La durata sarebbe stata «quella classica, 10-12 minuti, era da solo e la commissione era composta da me e da un collega».
A quel punto il giornalista spagnolo ha domandato se il calciatore si fosse preparato bene per sostenere l’esame. E Rocca ha risposto: «Immagino di sì, non possiamo saperlo. Però il ragazzo comprendeva sempre i turni di parola, non aveva problemi di ascolto, per cui immagino che avesse seguito dei corsi accelerati. Come lei sa l’italiano e lo spagnolo non sono due lingue così distanti».
Quanto agli argomenti trattati durante la conversazione con i suoi esaminatori, Suárez non avrebbe parlato né di calcio, né di Juventus, squadra che secondo alcune indiscrezioni sarebbe interessata ad acquistarlo dal Barcellona, mentre secondo altre fonti potrebbe andare all’Atletico Madrid: «Abbiamo parlato della famiglia, dell’Uruguay, della sua esperienza di vita ma assolutamente mai di Juventus», ha concluso Rocca. Per poi aggiungere: «È felice di apprendere la lingua italiana e mi è sembrato felice di essere in Italia. Il sorriso ce l’aveva, ecco».
L’Università per Stranieri di Perugia intanto si difende, sottolineando «la correttezza e la trasparenza delle procedure seguite per l’esame» e confidando che «ciò emergerà con chiarezza al termine delle verifiche in corso».
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