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Elezioni comunali 2020, i dati consolidati: chi ha vinto, chi ha perso e le principali città al ballottaggio

23 Settembre 2020 - 19:31 Felice Florio
Venezia riconferma la fiducia a Brugnaro, del centrodestra. Andria, invece, dopo 9 anni di amministrazione sarà contesa al ballottaggio tra centrosinistra e 5 stelle. Matera è l’unica altra grande città nella quale i grillini sono ancora in corsa per eleggere un sindaco

I cittadini di 1.176 città italiane, durante le ultime elezioni amministrative, hanno votato per il rinnovo del consiglio comunale. Solo 155 Comuni, in questa tornata, avevano più di 15mila abitanti: in questi casi, per essere eletto sindaco, il candidato doveva superare il 50% delle preferenze. Nei paesi che non arrivano alla soglia dei 15mila cittadini, invece, per ottenere la guida del Comune bastava ottenere il maggior numero dei voti.

In queste elezioni, tre città non sono riuscite a esprimere un nuovo sindaco: Bisenti (Te), Melito di Porto Salvo (Rc) e Lesina (Fg). In tutti e tre casi, si è candidata una sola lista per esprimere la carica di primo cittadino. Non avendo raggiunto il quorum degli elettori, l’amministrazione locale sarà così retta da un commissario.

Alla fine dello spoglio, non si può dire che una compagine politica abbia prevalso sulle altre. Ci sono città simboliche tornate al centrosinistra, così come sono stati riconfermati sindaci di centrodestra alla guida di importanti località. Il Movimento 5 stelle, invece, ormai è lontano dagli albori degli anni passati, in cui ha saputo vincere le amministrative in città come Roma, Torino, Parma e Livorno.

Andria

Debacle del centrodestra nel capoluogo della provincia pugliese della Bat. Dopo 9 anni di amministrazione Giorgino – passato l’anno scorso alla Lega dopo una vita da forzista -, il candidato del centrodestra unito, Scamarcio, non è arrivato al ballottaggio. Si contenderanno la poltrona da sindaco Bruno (centrosinistra), con il 38,1% delle preferenze, e il candidato dei 5 stelle Coratella, al 20,7%.

Aosta

Si profila un ballottaggio tra il candidato di centrosinistra Nuti, con il 38,9% delle preferenze, e Girardini, supportato da liste civiche, al 24,1%. L’amministrazione precedente del capoluogo valdostano era di centrosinistra.

Arezzo

Sono mancati tre punti percentuali a Ghinelli, candidato del centrodestra, per riconfermare il suo ruolo da sindaco di Arezzo. Le preferenze per lui si sono fermate al 47%. Al ballottaggio con lui ci sarà il candidato di centrosinistra, Ralli, al 35,1%.

Bolzano

Nel capoluogo della provincia autonoma è stato testa a testa tra il candidato del centrosinistra, Caramaschi, al 34%, e il rivale di centrodestra Zanin distanziato di soli 0,9 punti percentuali. Sarà il ballottaggio a stabilire se l’amministrazione resterà nelle mani del centrosinistra.

Chieti

Nell’unico capoluogo di provincia abruzzese chiamato al voto per le amministrative, il candidato di centrodestra, Di Stefano, ha staccato lo sfidante di centrosinistra, Ferrara: 38,8% dei consensi contro 21,5%. Chieti era già governata dal centrodestra.

Crotone

La città calabrese, governata da un’amministrazione di liste civiche, potrebbe passare nelle mani del centrodestra: Manica, al 41,6%, si contenderà il posto da sindaco con il candidato civico Voce, al 36,2%.

Imola

Il Partito democratico si riprende Imola con un risultato inaspettato: il giovane candidato del centrosinistra, Panieri, ha ottenuto il 57,42% delle preferenze. Più del doppio rispetto al candidato del centrodestra, Marchetti, fermo al 26,73%.

Fermo

Percentuali bulgare per Calcinaro, candidato civico, che ha riconfermato il suo posto da primo cittadino superando il 70% dei consensi. Il candidato del centrosinistra, Interlenghi, arrivato al secondo posto nella tornata, ha ottenuto il 14,77% dei voti.

Lecco

Non ce l’ha fatta – per un soffio – a vincere già al primo turno il candidato del centrodestra. Ciresa ha raccolto il 48,71% delle preferenze, contro il candidato del centrosinistra, Gattinoni, fermo al 41,67%. Nel capoluogo di provincia lombardo i dem dovranno compiere un miracolo per non perdere l’amministrazione comunale.

Macerata

Passa dal centrosinistra al centrodestra il Comune marchigiano. Parcaroli ha ottenuto il 52,78% delle preferenze, mentre Ricotta, della coalizione a trazione Pd, si è fermato al 32,63%.

Mantova

Palazzi, sindaco uscente del centrosinistra, è stato rieletto con il 70,8% delle preferenze. Voti più che triplicati rispetto all’uomo designato dal centrodestra, Rossi, scelto dal 22,1% dell’elettorato.

Matera

Il capoluogo lucano è, oltre ad Andria, la sola altra grande città dove i grillini si giocheranno il ballottaggio. Il loro candidato, Bennardi, ottiene il 27,5% dei consensi. Sassone (centrodestra), è al 30,4%. L’amministrazione precedente era retta dalle liste civiche.

Reggio Calabria

Bisognerà aspettare il ballottaggio per conoscere il prossimo sindaco di Reggio Calabria. Al momento è in vantaggio Falcomatà, candidato di centrosinistra, al 37,1%. Il suo sfidante di centrodestra, Minicuci, ha ottenuto il 33,9% dei consensi. La precedente giunta era di centrosinistra.

Trani

L’altro capoluogo della provincia pugliese della Bat riconferma la fiducia al centrosinistra: l’avvocato Bottaro ottiene il secondo mandato da sindaco con quasi 21mila preferenze, ottenendo il 65,4% del consenso. Palumbo, lo sfidante di centrodestra si ferma al 16,1%.

Trento

Se Bolzano vede un testa a testa tra le due coalizioni, l’altro capoluogo del Trentino-Alto Adige, Trento, consegna al sindacalista Ianeselli, del centrosinistra, il posto da primo cittadino. Ha ottenuto il 54,7% dei voti. Merler, espressione del centrodestra, raggiunge il 30,2% dei consensi.

Venezia

Secondo mandato per l’imprenditore Brugnaro: il 54,1% dei veneziani ha confermato la carica da sindaco all’esponente del centrodestra. Staccato Barretta, del centrosinistra, al 29,3%.

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