Una conservatrice cattolica per sostituire Ginsburg alla Corte Suprema. La scelta di Trump secondo la Cnn
Una conservatrice di fede cattolica al posto di Ruth Bader Ginsburg. Secondo la Cnn Donald Trump avrebbe deciso di nominare alla Corte Suprema Amy Coney Barrett, 48 anni, giudice presso la Corte d’Appello di Chicago, al posto della giudice paladina dei diritti delle donne e di tutti i progressisti americani, Ginsburg, mancata settimana scorsa all’età di 87 anni.
Come avverrà nomina ufficiale
L’annuncio avverrà nel pomeriggio di sabato 26 settembre, ma stando a quanto scrive il quotidiano americano, più fonti all’interno del partito repubblicano confermano che Trump avrebbe già scelto Barrett. Il giudice, che gode del sostengo del leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell, avrebbe fatto una buona impressione sul presidente durante la sua visita alla Casa Bianca all’inizio della settimana.
La Casa Bianca non ha replicato alle indiscrezioni pubblicate dalla Cnn e il presidente potrebbe ancora cambiare idea. Ma Coney Barrett è l’unica candidata potenziale ad essere stata ammessa all’ufficio ovale. Inoltre, il presidente la tiene in considerazione da tempo. Aveva pensato a lei dopo il ritiro del giudice Anthony Kennedy, anche se alla fine scelse di nominare Brett Kavanaugh.
La Corte suprema sempre più conservatrice
Se dovesse essere confermata, a 48 anni Coney Barrett diventerebbe la giudice più giovane della Corte Supreme. Cresciuta in un sobborgo di New Orleans, figlia di un ex avvocato della Shell, Barrett ha sette figli (di cui due adottati da Haiti) e ogni giorno passa oltre un’ora e mezza in treno per prestare servizio presso la Corte d’Appello di Chicago, dove lavora da 3 anni e ha scritto oltre 100 pareri.
In passato ha lavorato per l’ex giudice conservatore della Corte Suprema, Antonin Scalia, mancato nel 2016. Le sue posizioni in merito ai temi più disparati – dal diritto di possedere armi all’assistenza passando per l’aborto – rispecchiano molto quelli di Scalia e, in generale, appartengono a una visione del mondo socialmente conservatrice. In particolare per quanto riguarda il diritto all’aborto, Coney Barrett ha dichiarato in passato che avrebbe rivisto la storica sentenza del 1973 con cui è stato legalizzato l’aborto negli Stati Uniti.
Una sua eventuale nomina rappresenterebbe un primo importante successo per il leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell, il quale sin da subito ha fatto molta pressione affinché il presidente ufficializzasse la nomina prima delle elezioni, suscitando una reazione indignata da parte dei democratici. Spetta al Senato, dove i repubblicani hanno una maggioranza risicata, confermare la nomina del presidente: se dovessero riuscire, sposterebbero in modo decisivo gli equilibri all’interno della Corte Suprema dove il numero di giudici conservatori diventerebbe il doppio di quelli liberali.
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