Voli cancellati per la pandemia, l’Antitrust indaga Blue Panorama, Easyjet, Ryanair e Vueling sui voucher e call center a pagamento
Sono quattro le compagnie aeree finite nel mirino dell’Antitrust che sta indagando sulle diverse cancellazioni di voli negli ultimi mesi giustificati dall’emergenza sanitaria del Coronavirus. Emergenza che secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato non avrebbe giustificato il comportamento di Blue Panorama, Easyjet, Ryanair e Vueling. Le istruttorie riguardano in particolare quei biglietti venduti e poi cancellati per voli che si dovevano svolgere in un periodo: «nel quale non erano più vigenti i limiti di circolazione imposti dai provvedimenti governativi». Lo scorso luglio le stesse verifiche erano scattate per Alitalia e Volotea.
Dopo la cancellazione dei voli, le compagnie hanno offerto ai clienti solo un voucher e non il rimborso dei biglietti. Una pratica già condannata dalla Commissione europea, che a luglio aveva sanzionato l’Italia per non aver previsto forme alternative ai voucher per rimborsare i clienti delle compagnie aeree. Una pratica che le società hanno portato avanti anche nelle settimane successive, nonostante il regolamento europeo sui diritti dei passeggeri (n. 261/2004) preveda il rimborso integrale in caso di cancellazione dei voli.
Alle quattro compagnie aeree viene anche contestato l’aver fatto ricorso a servizi di assistenza ai clienti a pagamento, che sostanzialmente erano gli unici canali utilizzabili, visto che i tempi di attesa per le linee di assistenza gratuita sono spesso risultati lunghissimi, secondo le diverse segnalazioni arrivate al Garante, e complicate da raggiungere.
La replica
Easyjet ha fatto sapere di essere pronta a «collaborare pienamente con le autorità durante le indagini»: «Nel caso di un volo cancellato, continuiamo a offrire ai nostri clienti la possibilità di modificare il volo, richiedere un voucher o ottenere un rimborso in denaro, sempre nel pieno rispetto della legislazione italiana ed europea».
«Sin dallo scoppio della pandemia – continua la nota – easyJet é stata costretta a ridurre drasticamente il numero dei propri voli su tutto il suo network; in seguito alla completa sospensione delle sue attività per 11 settimane, la compagnia ha ripreso gradualmente le operazioni il 15 giugno, con un programma molto ridotto. Purtroppo, le restrizioni di viaggio e le conseguenti misure di quarantena, hanno avuto un impatto senza precedenti sull’intero settore».
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