Coronavirus. Usando le mascherine rischiate l’infarto e il cancro? I NoMask ci riprovano, torniamo a spiegarlo
Della serie «a volte ritornano». Ecco, infatti, che dobbiamo parlare nuovamente della disinformazione in merito all’uso delle mascherine per il contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2 e della malattia Covid-19. Il 12 settembre 2020 l’utente Adamo pubblica un lungo post Facebook con un testo attribuito a Stefano Montanari in cui viene sconsigliato il loro uso, ottenendo oltre 23 mila condivisioni. Argomenti che avevamo già trattato a Open, ma è bene ritornarci.
Non è la prima volta che le affermazioni di Stefano Montanari sono oggetto di discussione e apprezzati dagli ambienti NoVax e del negazionismo della Covid-19, tanto che lo stesso Montanari è stato denunciato dagli scienziati di Patto trasversale per la Scienza per dichiarazioni definite anti-scientifiche e pericolose. In questo articolo analizzeremo il testo a lui attribuito e diffuso non solo dall’utente Facebook, ma adesso anche dagli ambienti QAnon.
Infarto, ipercapnia e altro
Partiamo dall’introduzione delle «parole del Dott. Montanari» che, è bene specificare, non è un dottore in medicina:
Io non ho nessun problema a mettere una mascherina mezz’ora se devo andare a far la spesa. Anche se non serve a niente (o meglio serve tanto quanto starnutire nella manica o nel fazzoletto, che preferirei usare) perché i virus sono più piccoli della trama, se siete più felici la metto. Male per mezz’ora non mi fa. Ma se mi venite a dire che i miei figli devono tenerla per tutte le ore che andranno a SCUOLA, quando qualunque cardiologo vi dirà che rischiano L’INFARTO, qualunque dermatologo che rischiano micosi e dermatiti, qualunque immunologo che sotto la mascherina i germi si moltiplicheranno e che senza contatti sociali il sistema immunitario si indebolirà, allora NO, non ci sto più. Accendete il lume della ragione e spegnete la paura, non possiamo ubbidire a ogni ordine assurdo di task force di gente in conflitto di interessi.
Da un inizio «favorevole» all’uso della mascherina, ad esempio per mezz’ora al fine di fare la spesa, sostiene che l’utilizzo non sia di alcun beneficio per il contenimento del virus. Successivamente, però, sostiene che l’utilizzo prolungato sia un problema in quanto «qualunque cardiologo» vi andrebbe a dire che si rischi addirittura l’infarto. Immaginate soltanto un cardiologo in sala operatoria con la mascherina durante un’operazione chirurgica della durata di diverse ore e avrete una risposta di base. Non è tutto:
“Quando voi respirate emettete del vapore…bagnate la mascherina…e quando la mascherina è bagnata prende i virus, i batteri, i funghi, i parassiti e li concentra lì, e voi vi portate per delle ore funghi, batteri, virus, parassiti ad un millimetro dal naso e ve li tenete lì. Quindi vi ammalate o rischiate di ammalarvi a causa di QUEI patogeni…perché adesso la gente è convinta che esiste solo il coronavirus, ma il coronavirus è uno dei molti miliardi di virus che esistono…ma poi ci sono anche i batteri, che sono una quantità enorme, i funghi, i parassiti, le rickettsie…tutta roba che si appiccica lì e voi ve la tenete appiccicata al naso, quindi è follia pura…”
Poi si passa alla questione anidride carbonica, l’ipercapnia e addirittura il cancro:
Quando porti la mascherina ed espiri, cioè butti fuori quello che i tuoi polmoni hanno deciso essere lo scarto del metabolismo dei tuoi tessuti, delle tue cellule, cioè l’anidride carbonica…hai un impedimento a buttarlo fuori, quindi inevitabilmente ributti dentro al tuo organismo l’anidride carbonica… Il tuo sangue va in ipercapnia, vuol dire che hai un eccesso di anidride carbonica, porti alle tue cellule il loro scarto…
Quando sei in ipercapnia, vai anche in acidosi, il tuo organismo diventa più acido del dovuto, il ph si abbassa…più è acido l’organismo, più hai facilità ad ospitare malattie… La malattia più vistosa che si instaura con acidosi è il cancro!….
Di questi argomenti ne abbiamo parlato, e non poco, a Open in alcuni articoli di Fact-Checking. La storia dell’ipercapnia non regge, così come anche la questione cancro. Ricordiamo quando detto anche da Salvo Di Grazia, medico e divulgatore scientifico noto online anche con il nome MedBunker, che aveva scritto proprio questo nel suo blog:
Non a caso sono tante le persone che già di routine indossano mascherine per lunghi periodi di tempo e persino in condizioni di stress (pensiamo ai chirurghi, alle persone immunodepresse, a chi lavora a contatto con sostanze volatili o dannose) e non ci sono malattie professionali o di altro tipo ad esse legate. Potremmo ipotizzare qualche danno per usi continui ma anche questo non sembra avere nessun riscontro. Hanno provato a misurarlo anche in un gruppo di infermieri durante due turni di lavoro (di 12 ore ciascuno) e hanno notato che tra il prima e dopo l’uso delle mascherine non si è avuta nessuna differenza nei livelli di ossigeno nel sangue e nella pressione arteriosa, né altri sintomi particolari.
Ora avete la risposta anche per le altre affermazioni, come quella sulla dermatite, dove viene riportato come fonte «qualunque» esperto senza citarne uno.
A cosa servono le mascherine
Il post continua con il pensiero del cosiddetto «esperto VERO», rafforzando l’idea di leggere qualcosa di autorevole e incontestabile:
Leggete cosa ne pensa un esperto VERO:
“Qualche anno fa, pochi anni fa, io insieme con mia moglie e insieme al CNR di Bologna, ho studiato un filtro per la respirazione… Questo filtro per la respirazione era stato studiato perché c’era stato chiesto al ministero della difesa, quindi lavoravamo per il ministero…mia moglie, io e il CNR di Bologna… Abbiamo lavorato proprio su un problema, che è lo stesso problema di oggi, cioè impedire che qualcosa di estremamente piccolo possa entrare nel nostro organismo. Quel qualcosa di piccolo allora erano le nano polveri causate dalle esplosioni, ma le dimensioni sono quelle dei virus.
Una volta fornita la premessa che fornisce il senso di «autorevolezza» passiamo al riferimento alle dimensioni del virus per sostenere la tesi dell’inutilità delle mascherine:
Il coronavirus è grande 120 nanometri, più o meno come le polveri di cui noi ci occupavamo. Per un filtro, che sia un virus o che sia un’altra cosa, non importa. Il filtro è, semplificando molto, uno scolapasta: blocca quella determinata dimensione…
Il paragone tra nano polveri e il nuovo Coronavirus risulta scorretto e in tutto il post non viene affatto spiegato il vero obiettivo dell’indossare le mascherine per arginare la diffusione della Covid-19. La dimensione del virus non conta affatto e non viaggia in aria da solo svolazzando come una zanzara microscopica da una persona all’altra, ma grazie alle nostre goccioline di saliva – abbiamo imparato ormai da mesi a parlare di «emissione del droplet» – che le mascherine hanno il compito di bloccare evitando che raggiungano altre persone.
Che senso ha usarle se non avete il virus?
Siete sicuri di non essere stati infettati e di non essere asintomatici? Ecco, l’utilizzo delle mascherine in realtà è un contributo verso gli altri nell’impedire che il virus, se presente nel vostro corpo, possa infettare un’altra persona che potrebbe essere particolarmente esposta o che potrebbe essere a sua volta asintomatica con il rischio di infettare qualcun altro ancora. Ecco quanto spiegato dalla Fondazione Veronesi:
Per molti specialisti, però, l’uso di barriere meccaniche davanti al volto è un presidio prezioso per contenere l’epidemia. La logica è semplice: tutti dovremmo comportarci come se fossimo portatori asintomatici del virus; se tutti indossano le mascherine quando escono e continuano a rispettare le altre regole (uscire solo se necessario, mantenere le distanze, lavarsi le mani) il rischio generale di contagio si riduce. Gli enti locali per ora stanno procedendo in ordine sparso. La Regione Lombardia, come già fatto da diversi Comuni tramite ordinanze apposite, ha deciso «l’obbligo per chi esce dalla propria abitazione di proteggere sé stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe», oltre all’obbligo «per gli esercizi commerciali aperti di fornire ai propri clienti guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani». La Toscana ha annunciato di voler adottare un provvedimento analogo dopo aver distribuito a tutta la popolazione le mascherine necessarie.
Le mascherine servono, ma non bastano! In Friuli si dice «alc al è alc e nuje nol è nuje», ossia «qualcosa è meglio di niente».
Un testo non nuovo
Il testo attribuito a Stefano Montanari era stato condiviso il 29 maggio 2020 anche dalla deputata Sara Cunial, diventata particolarmente nota per i suoi interventi complottisti sul nuovo Coronavirus.
GIÙ LA MASCHERA!
“Non mi venite a dire che i miei figli devono tenere la mascherina per tutte le ore che andranno a #SCUOLA, quando qualunque cardiologo vi dirà che rischiano L’INFARTO, qualunque dermatologo che rischiano MICOSI e DERMATITI, qualunque immunologo che sotto la mascherina i germi si moltiplicheranno e che senza contatti sociali il sistema immunitario si indebolirà, allora NO, non ci sto più”. Queste parole sono del dottor Stefano Montanari, esperto di nanopatologie, tra gli scienziati arruolati dal Ministero della Difesa nello studio di filtri per la respirazione contro le nano polveri. Il coronavirus è grande 120 nanometri, più o meno come le polveri di cui si occupava.
“Per averci lavorato sopra – aggiunge – so perfettamente che le mascherine che si vedono in giro non servono a null’altro che a rendere un po’ buffo il portatore e ad impedirgli una respirazione corretta, con tutto quanto ne segue”.
Ma se non agiamo da subito, in un sussulto di dignità e buon senso, da settembre questa è la situazione che si delineerà. Una situazione pericolosissima che mette a rischio la salute e la vita di tanti bambini innocenti.
Come dicevo, il testo di Montanari è stato riproposto in questi giorni anche dagli ambienti QAnon, come possiamo vedere dal seguente thread su Twitter dell’utente Mery Q (@MeryQ12):
Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English).
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