Coronavirus, Zingaretti: «Lockdown? Non escludo nulla». E intanto Conte parla di ripartenza «accelerata» – I video
«Se non rispettiamo le regole andiamo a finire lì». A rispondere alla domanda relativa a un ipotetico nuovo lockdown è il segretario del Pd e presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti. Nelle ore concitate dei dati tutt’altro che positivi, che certificano un aumento dei contagi più importante nel suo territorio rispetto ad altri (+219 oggi), il governatore dichiara di non escludere alcuna possibilità, anche quella di un ritorno a un blocco totale o all’obbligo di indossare le mascherine sempre
«In maniera ossessiva continuo a dire che tornare a vivere significa rispettare le regole» ha detto il segretario del Pd, facendo chiaro riferimento ad esempi come Francia e Regno Unito. «Hanno creduto di tenere sotto controllo il virus liberandosi delle regole», ha detto, spiegando come i segnali positivi di qualche tempo fa si sono rivelati pericolosi specchietti per le allodole. La diminuzione dei casi «non è certo stata mai associabile alla chiusura di un ciclo», ha continuato.
Nonostante la situazione dell’Italia sia più favorevole di molti altri Paesi occidentali, i numeri della Regione Lazio non possono ispirare altrettanto ottimismo. «Stringere i denti» è l’invito di Zingaretti che per la prossima settimana ha annunciato test salivari per tutte le scuole. «Stiamo aspettando il via dallo Spallanzani», ha fatto sapere, ribadendo come scuola e università abbiano la netta precedenza su «movida e vita notturna dei giovani», invitati a ridurre le uscite.
Vaccino anti-influenza e precauzioni, così si può ripartire
Dopo la riapertura delle scuole e i rientri dalle vacanze estive, un rimbalzo dei contagi, secondo il segretario, era piuttosto «prevedibile». Ma Zingaretti non dimentica di sottolineare quanto nel periodo precedente «la curva non era stata certo tenuta a bada per magia o perché il virus era scomparso». In questo quadro di valutazioni, il governatore invita i cittadini a sottoporsi al vaccino anti influenzale, strumento ritenuto fondamentale per riuscire a diagnosticare più in fretta i casi di Covid-19. «Ho avuto anch’io il Coronavirus» ricorda Zingaretti, «e sono riuscito subito ad accorgermene perché avevo febbre nonostante il vaccino anti influenza che avevo fatto».
Il premier Conte: «Ripartire correndo è possibile»
Aumentare la consapevolezza di potercela fare «mediante la responsabilità personale» è secondo Zingaretti la strada giusta per rialzarsi e ripartire. E a fare eco sul tema della ripartenza, e «in accelerazione», oggi è anche il presidente Giuseppe Conte. Nel videomessaggio inviato all’osservatorio “Riparte l’Italia” ha sottolineato il «potenziale enorme» del Paese. Una risorsa su cui puntare per riuscire non solo «a stare in piedi, ma a ripartire correndo».
La strategia più conveniente al momento, secondo il premier, è quella di «non sfilacciarsi», restando uniti in una «fase cruciale di ricostruzione». Il messaggio di Conte è poi proseguito con l’annuncio, previsto nei prossimi giorni, di un decreto «per individuare i cantieri da accelerare» e per proporre nuovi investimenti sulla banda larga. «All’Italia non manca nulla per farcela», ha continuato il premier, «può e deve osare».
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