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Fondi Lega, il caso Bondeno: «Così le donazioni per il sisma tornavano nelle casse del partito»

26 Settembre 2020 - 08:15 Cristin Cappelletti
False fatture e donazioni di militanti: le ipotesi della Procura di Genova e della Guardia di Finanza sui soldi spartiti e poi tornati sui conti leghisti

Nel 2013 il Carroccio avrebbe donato 900 mila euro al comune di Bondeno, in provincia di Ferrara, per poi vedere quei soldi tornare nelle casse del partito. È questa la pista che sta seguendo la Guardia di Finanza di Genova nell’ambito dell’inchiesta sul presunto riciclaggio di 49 milioni di rimborsi elettorali ottenuto in modo illecito. In particolare nel 2013 quei 900 mila euro furono dati al comune Ferrarese per per riparare una scuola danneggiata dal sisma in Emilia del 2012. Tuttavia, secondo la Procura alcune delle donazioni potrebbe essere tornate alla Lega attraverso false fatturazioni da parte di imprese vicino al partito o «con donazioni o sponsorizzazioni delle campagne elettorali da parte dei militanti», scrive la Repubblica.

L’ipotesi è che il conto in banca Alletti, aperto dall’allora tesoriere Francesco Belsito, sia stato svuotato a poco a poco subito dopo l’uscita di scena di Umberto Bossi attraverso una serie di donazioni, contributi e sostegni alle Leghe regionali e associazioni per evitare il sequestro da parte del tribunale disposto dopo la condanna dell’ex tesoriere Belsito. Sui conti vennero trovati solo 3 milioni. Secondo gli investigatori i soldi sarebbero stati dirottati all’estero o in altri conti per poi, in tempi più recenti, fare rientro nelle casse del partito.

Quello di Bondeno potrebbe essere un sistema replicato più volte. Sempre nel 2013 altri 450 mila euro da Banca Aletti – aggiunge la Repubblica – sono finiti all’associazione Maroni Presidente, e da questa sarebbero stati girati su conti legati alla Lega e usati formalmente per stampare manifesti elettorali. In realtà i soldi sarebbero tornati al partito. L’altro filone della Gdf riguarda quello emerso più recentemente dopo l’arresto dei tre commercialisti della Lega per il caso Lombardia Film Commission. Nel 2018 il notaio Mario Grandi aveva fatto partire un bonifico di 17,8 milioni di euro verso la Bailican Ltd, una società di Cipro con conto in Svizzera, e trasferito 937.230 euro a Merchant Trust alle isole Cayman.

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