Coronavirus, l’amministrazione Trump smentisce pressioni sulla Fda per il vaccino. In Messico i dati sui morti di Covid saranno disponibili «tra due anni»
Usa
Il capo dello staff della Casa Bianca, Mark Meadows, ha smentito che l’amministrazione Trump abbia esercitato pressioni sulla Food and Drug Administration (Fda) per ammorbidire le nuove linee guida che l’agenzia sta preparando per l’autorizzazione d’emergenza dei vaccini contro il Coronavirus. «Perché avremmo dovuto farlo?», ha chiesto nel corso del programma della CBS Face the Nation. Meadows ha detto di preoccuparsi solo che le linee guida della Fda siano «basate sulla scienza e sui numeri reali».
Le nuove linee guida fisserebbero criteri più stringenti per i dati degli studi clinici. Prevederebbero, in particolare, che i dati in questione siano controllati da un comitato di esperti indipendenti prima che la Fda autorizzi qualsiasi vaccino. Nei giorni scorsi, il presidente statunitense Donald Trump aveva definito le nuove linee guida una «mossa politica», aggiungendo che la Casa Bianca potrebbe non approvarle.
La chiamata di Meadows al commissario della Fda
Lo stesso Meadows, secondo quanto ha riferito il Washington Post, mercoledì scorso ha chiamato il commissario della Fda Stephen Hahn e insistito affinché l’agenzia fornisse una giustificazione dettagliata per le nuove linee guida. «Vogliamo essere sicuri che siano sicure», ha risposto Meadows alle accuse di interferenze.
Messico
I dati definitivi sul numero di morti di Covid-19 in Messico non saranno disponibili prima di un paio d’anni. A dirlo è l’Assistente Segretario alla Sanità Hugo López-Gatell, intervenendo nel dibattito sul numero delle vittime del virus nel Paese. I morti di Covid-19 in Messico sono attualmente 76.430, il quarto bilancio più alto del mondo che, però, sarebbe pesantemente sottostimato.
Il nodo dei numeri: il Paese fa pochissimi test
«Quando saranno pronte le statistiche finali sulle morti di Covid-19? Certamente, un paio d’anni dopo il primo anno della pandemia», ha detto López-Gatell. A occuparsene sarà l’istituto di statistica del Paese. Attualmente, nota Associated Press, il conteggio comprende solo coloro che sono morti dopo un risultato positivo del test, quasi sempre effettuato in ospedale.
Il Messico fa pochissimi test, e molte persone muoiono in casa o comunque senza essere state sottoposte a tampone. Finora, il governo messicano ha evitato di correggere al rialzo il numero dei decessi. In alcune aree del Paese, come Città del Messico, si è iniziato a elaborare le statistiche in maniera indipendente, scoprendo in alcuni casi che il numero dei decessi era doppio rispetto alle cifre ufficiali.
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