In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ESTERIDaphne Caruana GaliziaInchiesteMaltaOmicidiPolizia

Caso Caruana, parla il sicario della giornalista maltese: le accuse contro la polizia e i presunti insabbiamenti dell’ex premier Muscat

29 Settembre 2020 - 10:41 Giada Ferraglioni
L’assassino Vince Muscat ha puntato il dito contro la polizia, accusata di non aver indagato correttamente sul ruolo dei mandanti

Emergono nuovi dettagli che potrebbero fare chiarezza attorno all’omicidio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese rimasta vittima di una bomba il 16 ottobre 2017. In un ricorso presentato stamattina al Tribunale della Valletta, Vince Muscat – uno degli autori materiali dell’attentato – ha dichiarato che «altre persone prominenti» sono coinvolte nel caso e in «altri crimini». Vince Muscat (che confezionò la bomba insieme ai fratelli Degiorgio) non ha fatto nomi. Ma, stando a quanto riportato dai media maltesi, l’uomo ha accusato la polizia di avere protetto l’ex premier Joseph Muscat (dimessosi proprio per questo scandalo) e di non aver voluto approfondire il contenuto di 9 CD di registrazioni, che potevano contenere le prove contro i mandanti. Joseph Muscat – che nel 2019 iniziò a collaborare in segreto alla indagini – avrebbe tenuto per sé le registrazioni, respingendo in cambio la richiesta di grazia per Vince Muscat.

L’intermediario

In base alle confessioni dell’ex premier, polizia maltese e Fbi avevano individuato il nome dell’intermediario Neville Theuma. Quest’ultimo è ormai il teste chiave dell’indagine, ottenne la grazia nel 2019 grazie all’arresto di Yorgen Fenech, ex re dei casinò. Tra i coinvolti, oltre agli arrestati, ci sarebbe anche Keith Schembri, l’ex capo di gabinetto di Joseph Muscat, che Daphne Caruana Galizia aveva scoperto essere collegato allo scandalo internazionale dei Panama Papers. Schembri è stato arrestato lo scorso lunedì per riciclaggio con i sui tre soci della Nexia BT: la società lo pagava per la vendita di passaporti falsi. Secondo le autorità, Schembri fu in costante contatto con Fenech nei giorni precedenti il suo arresto. Subito dopo cercò di comunicargli la linea da seguire con uno scambio di messaggi tramite un medico amico personale di entrambi.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti