Terrorismo, arrestata Alice Brignoli: «Felice di tornare in Italia». Si era trasferita in Siria con figli e marito nei territori dell’Isis
È stata arrestata in Siria dai Carabinieri del Ros Alice Brignoli, moglie del militante dell’Isis Mohamed Koraichi, italiano di origine marocchina. La donna è accusata di associazione con finalità di terrorismo internazionale, dopo che nel 2015 si era trasferita con suo marito e i loro quattro figli nei territori occupati dall’autoproclamato Stato islamico.
Koraichi aveva lasciato l’Italia per arruolarsi nelle milizie del Califfato, prendendo parte ad alcune operazioni militari prima di restare ucciso. Sua moglie invece, secondo i carabinieri, aveva un ruolo attivo nell’indottrinamento dei figli alla causa della jihad.
L’arresto e il rimpatrio della donna è: «una bellissima storia italiana – ha detto il pm di Milano Alberto Nobili – che evidenzia anche le grandi capacità delle forze dell’ordine italiane e la forza delle cooperazione internazionale». La donna, ha raccontato il magistrato, si è detta «felice» di rientrare in Italia.
Leggi anche:
- «Perché è sbagliato definire la foreign fighter Alice Brignoli “la mamma dell’Isis”» – L’intervista
- Padre Maccalli liberato in Mali. Era stato rapito nel settembre del 2018
- Francia, decapitato un professore: aveva mostrato in classe vignette su Maometto. Si indaga per terrorismo
- Professore decapitato a Parigi, il killer sarebbe stato un 18enne ceceno. Fermati cinque famigliari
- Vienna, il terrorista era uscito dal carcere un anno fa
- Fonti Usa al New York Times: c’è il Mossad dietro la morte dello scienziato iraniano. Furia Rouhani: «Israele mercenario degli americani»
- Come nasce (e resiste) un ospedale anti Covid nel Rojava: «Raso al suolo il 60% dei servizi. Abbiamo ricostruito tutto» – L’intervista
- Iraq, bambini yazidi torturati dall’Isis e ora rifiutati dalle loro comunità: la denuncia di Amnesty
- «Grazie ad Allah per il Coronavirus: stop ai vizi». Arrestato un 38enne a Milano per propaganda all’Isis sui social – Video
- Stati Uniti, la cliente si chiama Aishah: il dipendente di Starbucks scrive «Isis» sul bicchiere