M5s, l’attacco durissimo di Casaleggio: «Se diventa partito non darò più il mio supporto». La replica: «Atto arbitrario, il blog non è tuo»
Un partito che non è un partito. Il figlio di uno dei fondatori che gestisce piattaforme e blog ma non partecipa alle decisioni. Una struttura interna in continua evoluzione. E in tutto questo un calo dei consensi sempre più marcato. Era invitabile che prima o dopo qualche ingranaggio del meccanismo che permette di funzionare al Movimento 5 Stelle dovesse saltare. A esporsi per primo è Davide Casaleggio, che con un post pubblicato sul Blog delle Stelle ha annunciato che se la creatura nata da suo padre e da Beppe Grillo dovesse trasformarsi in un partito, toglierà il suo supporto. Un supporto non da poco, visto che Casaleggio è il presidente dell’Associazione Rousseau.
«Garantiremo le attività che verranno richieste dal Capo Politico del M5s, così come abbiamo sempre fatto con serietà e lealtà, per la realizzazione del percorso che il Movimento riterrà di voler fare, ma qualora, per qualche motivo, si avviasse la trasformazione in un partito, il nostro supporto non potrà più essere garantito, dal momento che non sarebbe più necessario poiché verrebbero meno tutti i principi, i valori e i pilastri sui quali si basa l’identità di un Movimento di cittadini liberi e il suo cuore pulsante di partecipazione che noi dobbiamo proteggere».
Il comitato di garanzia: «Casaleggio non è autorizzato a veicolare messaggi personali»
In serata interviene il comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle con un post Facebook nel quale si legge chiaramente che Davide Casaleggio «non ricopre alcuna carica nel Movimento» e dunque l’attacco pubblicato sul Blog delle stelle rappresenta «una sua iniziativa, personale e arbitraria, diffusa attraverso uno strumento di comunicazione ufficiale del M5s». «Il fatto che il blog sia gestito dall’associazione Rousseau – si legge nel post del comitato di garanzia – non autorizza il suo presidente a utilizzarlo per veicolare suoi messaggi personali non condivisi con gli organi del Movimento 5 Stelle. Il Movimento 5 Stelle siamo noi, tutti, non è appannaggio di qualcuno in particolare».
La presa di posizione di Di Battista
Le parole di Casaleggio arrivano pochi giorni dopo quelle di un altro volto del Movimento: Alessandro Di Battista. L’ex deputato durante un’intervista alla trasmissione Piazza Pulita non era stato certo tenero nei giudizi verso la gestione del Movimento 5 Stelle, spiegando che il rischio è che diventi «un partito più come l’Udeur, buono forse più per la gestione di poltrone…». Di Battista aveva poi definito l’alleanza con il Pd come la Morte Nera, in un paragone non esattamente chiaro con la saga di Star Wars. Simbolo di tracotanza dell’impero o arma di distruzione finale per i consensi rimasti?
Fico: «Il M5s non potrà più essere quello delle origini»
Anche il presidente della Camera Roberto Fico è intervenuto sul dibattito che riguarda il futuro del Movimento 5 Stelle. Ha scelto di farlo con un post su Facebook in cui spiega che sarà non si può pensare al futuro del Movimento ripartendo dalle sue origini: «Il M5s è stato avanguardia e per questo non potrà smettere di guardare con curiosità e apertura a nuove avanguardie; ha sentito l’urgenza di portare un modo nuovo nel contesto politico italiano, e ora non deve dimenticarlo».
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