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Juve allo Stadium, Napoli assente: salta il match. Agnelli: «Abbiamo osservato il protocollo Figc». Il Cts: «Responsabilità della Asl competente»

04 Ottobre 2020 - 21:40 Redazione
L’arbitro ha aspettato 45 minuti poi il match è stato dichiarato chiuso. Agnelli: «Il Napoli voleva il rinvio ma la Juve rispetta i regolamenti». I partenopei non sono mai partiti per Torino dopo la decisione dell’Asl. ll Cts ha richiamato gli obblighi di legge sanciti per il contenimento del contagio dal virus

All’Allianz Stadium tutto è pronto per partire, o quasi. Ci sono la Juventus e la squadra arbitrale ma manca il Napoli. La squadra partenopea non è mai partita per Torino, rispettando le indicazioni dell’Asl. Fino a questo momento però nessun giocatore è ancora sceso in campo. Si sono aspettati 45 minuti come da regolamento, poi l’arbitro Doveri ha decretato il triplice fischio finale per mancanza della squadra avversaria. Il match è stato dunque dichiarato chiuso e i bianconeri hanno lasciato lo Stadium. Nel frattempo, in una nota il Comitato tecnico scientifico ha richiamato le squadre agli obblighi di legge per il contenimento del contagio da Coronavirus, essenzialmente dando precedenza al parere dell’Autorità sanitaria locale competente e del medico sociale per i calciatori: «È sua responsabilità».

Il presidente della Juve: «Il protocollo Figc va osservato, la lealtà sportiva è alla base di tutto»

Il protocollo della Figc «è un documento vivo, ne scopriamo delle sfaccettature importanti, ma è molto chiaro. Volere giocare e la lealtà sportiva sono alla base di tutto. Il Napoli voleva il rinvio ma la Juve rispetta i regolamenti». Queste le parole del presidente della Juventus Andrea Agnelli, in conferenza stampa all’Allianz Stadium, dove non si è giocata Juve-Napoli. «Le casistiche vanno individuate di volta in volta – ha proseguito Agnelli – e il documento potrà essere perfezionato, ma è un protocollo che ci consente di giocare. La Juventus ha rispettato tutti i passaggi per potere giocare la partita, abbiamo applicato strettamente il protocollo, alla lettera».

La decisione del Napoli e lo scontro tra la Lega Serie A e il governo

Il Napoli non è partito per Torino dopo che due giocatori erano risultati positivi al Coronavirus e l’Asl aveva imposto lo stop alla squadra di Gattuso. Nonostante questo, la Lega di Serie A ha dichiarato che la partita andava giocata comunque in quanto il protocollo prevede «regole certe e non derogabili, che consentono la disputa delle partite di campionato pur in caso di positività». La decisione della Lega non è stata gradita dal governo, nonostante il protocollo citato era stato concordato con il Cts e integrato dalla circolare del ministero della Salute a giugno. Intervenendo a Mezz’ora in più, il ministro della Salute Roberto Speranza aveva dichiarato: «È già deciso che Juve-Napoli non si giocherà». Successivamente, anche il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora gli aveva fatto eco: «Far prevalere l’interesse superiore della salute su qualsiasi altra logica o interesse di parte».

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