Sovranisti in piazza per la Marcia della Liberazione. Da Diego Fusaro a Rosita Celentano: ecco i sostenitori dell’evento
L’appuntamento è per sabato 10 ottobre in piazza San Giovanni a Roma. Lì, nel pomeriggio, si raduneranno i sovranisti di tutta Italia per dire «no al neoliberismo»: «Vogliamo più Stato e meno mercato, applicando finalmente la Costituzione del 1948». E, affinché questo possa compiersi, auspicano una «svolta politica»: «Via il governo Conte, si convochino nuove elezioni subito», si legge sul sito ufficiale della Marcia della Liberazione (che su Facebook ha oltre 5mila like). Guai a parlare di manifestazione improvvisata. C’è un comitato organizzatore, ci sono dei referenti locali e anche una segreteria organizzativa. Ci sono anche gli slogan, forti e chiari: disobbedienza civile, resistenza, condivisione e liberazione.
Cosa chiedono
Le richieste dei sovranisti sono chiare. Vogliono «una moneta sovrana in uno Stato sovrano», un piano per debellare la disoccupazione, l’aumento dei salari e «un reddito minimo di mille euro» per disoccupati, cassintegrati e partite Iva. Vorrebbero anche un 2020 senza tasse in vista di una «radicale e più equa riforma fiscale» oltre allo stop al 5G. «Il 10 ottobre sarà soltanto l’inizio, ci aspetta una dura battaglia per liberare l’Italia e per ricostruire un Paese che ritornerà ad essere grande. Insieme, ce la faremo» scrivono.
Chi sono i promotori e i sostenitori della marcia
Tra i promotori ci sono: il filosofo Diego Fusaro, Tiziana Alterio, Moreno Pasquinelli, Mauro Scardovelli, Giuseppe Sottile, Glauco Benigni e Sara Cunial, ex grillina e ora deputata del Gruppo Misto.
Aderiscono alla marcia anche l’attore Enrico Montesano e la conduttrice Rosita Celentano. Quest’ultima, in un video su YouTube, dice: «È un’opportunità per ascoltare persone veramente competenti e oneste che ci raccontano del Paese e di come possiamo riprendere in mano questa matassa così ingarbugliata di questi ultimi decenni. Nei momenti difficili si deve cogliere l’occasione per fare un balzo in avanti e ora bisogna farlo».
Montesano, invece, attore romano classe 1945, non sfilerà in piazza sabato ma sostiene l’iniziativa «e condivide in pieno i dieci punti della marcia per la liberazione. Bisogna partecipare numerosi. Se non riuscissimo a ottenere qualcosa con queste belle marce, vuol dire che pacificamente dovremmo iniziare a fare un po’ di disobbedienza civile».
La marcia – precisano – si svolgerà nel rispetto dei Dpcm, dunque con distanziamento sociale e mascherine.
Foto in copertina: FACEBOOK/MARCIA DELLA LIBERAZIONE
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