Una via dedicata a Stefano Cucchi in Calabria, il sindaco: «Ridisegnamo la toponomastica con le vittime di mafia, di femminicidio e di diritti civili violati»
Una via dedicata a Stefano Cucchi, per non dimenticare mai la vicenda di cui è stato vittima il geometra romano morto il 22 ottobre 2009 al Regina Coeli, dove è rimasto una settimana in custodia cautelare dopo essere stato fermato per droga (20 grammi di hashish e 3 dosi di cocaina) il 15 ottobre. Succede a Reggio Calabria, nel Comune di Cinquefrondi, su iniziativa del sindaco Michele Conia, da poco rieletto con il 75% delle preferenze. A rendere nota la novità sull’intitolazione della strada è la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, che negli ultimi undici anni ha ingaggiato battaglie legali senza precedenti per fare luce su una vicenda colma di omertà, depistaggi e insabbiamenti.
«Una via intitolata a Stefano. Grazie Michele Conia. Grazie Comune di Cinquefrondi.Vi voglio bene», scrive sul suo profilo Facebook Ilaria Cucchi, allegando la foto con la targa della nuova via. Un’iniziativa che in realtà si inserisce in un più ampio disegno dell’amministrazione. Un piano per la toponomastica del paese in cui – spiega il sindaco Conia all’AdnKronos – «con la partecipazione della cittadinanza, abbiamo deciso di intitolare strade a vittime della ‘Ndrangheta e della mafia, del femminicidio, della violazione dei diritti civili ma anche a grandi donne come Margherita Hack o a simboli importanti come la nostra Costituzione». Obiettivo del progetto è quello di tenere vivo il ricordo di questi nomi, un’eredità «da lasciare a futura memoria come messaggio per i giovani», conclude Conia.
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