Coronavirus, Conte: «La mascherina va sempre indossata, tranne se si è isolati. Massima cautela anche in famiglia» – Il video
Il premier Giuseppe Conte, dopo un’intensa giornata di lavori a Palazzo Chigi, è uscito intorno alle 18.30 per fare un punto con la stampa nel quale ha fornito precisazioni su alcuni dubbi che sono circolati nelle ultime ore a proposito delle decisioni del governo per l’epidemia da Coronavirus. «Abbiamo introdotto una misura più rigorosa per questa nuova fase – ha detto Conte – le mascherine d’ora in poi bisogna portarle con sé quando si esce di casa e indossarle sempre e in ogni caso a meno che non ci si trovi in una situazione di continuativo isolamento, ad esempio se si è isolati in campagna o in montagna. Per il resto la mascherina comunque va non solo portata ma anche indossata». «Dobbiamo essere più rigorosi – ha proseguito – Non facciamo più differenze tra aperto e al chiuso».
«Forti raccomandazioni ad adottare comportamenti opportuni anche in casa – ha sottolineato il presidente del Consiglio -. Massima cautela anche in famiglia: ci sono individui fragili come gli anziani che vanno tutelati al massimo». La raccomandazione del governo è dunque quella di indossare la «mascherina e mantenere le regole di distanza» anche quando si ricevono ospiti a casa, amici o parenti.
Il testo completo del decreto
Competenze Stato-Regioni
Nel suo discorso, Conte ha esordito evidenziando il fatto che la curva dei contagi sta risalendo di qui quindi la decisione di prorogare lo stato di emergenza al 31 gennaio dell’anno prossimo. Inoltre abbiamo ritenuto opportuno recuperare il rapporto tra Stato e Regioni che avevamo costruito nella fase più dura: «Le Regioni potranno adottare misure più restrittive rispetto a quelle adottate a livello nazionale e invece saranno limitate nelle misure di allentamento, potranno farlo solo d’intesa con il ministro della Sanità», ha precisato il premier.
«Ho sentito Sileri, nessuna polemica con il Cts»
«Ho parlato con Sileri – ha detto Conte alla stampa – e mi ha spiegato che non c’era nessuna polemica perché ha sempre pubblicamente apprezzato l’operato, la professionalità, la competenza di tutti i componenti del Cts. Sono gli esperti della comunità italiana e lavorano gratuitamente. Nessuna volontà di polemica. Su un paio di profili c’è una riflessione in atto».
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