Il Nyt rivela: «Trump curato con cellule derivate dai feti». Ma il Presidente aveva condannato questa pratica
Se in passato Donald Trump aveva fermamente condannato lo sviluppo di cure con cellule derivate da tessuto fetale, oggi, 8 ottobre, il New York Times rivela che il Regeneron, il cocktail sperimentale di anticorpi monoclonali usato dal capo Usa contro il Covid-19 e da lui promesso gratis a tutti, è stato sviluppato proprio con quelle cellule da lui tanto criticate. Nel giugno del 2019 l’amministrazione Trump ha sospeso i fondi federali per gran parte delle nuove ricerche scientifiche che utilizzano tessuti fetali derivati da aborti.
«Promuovere la dignità della vita umana dal concepimento alla morte naturale è una delle massime priorità dell’amministrazione Trump», scrisse il ministero della salute Usa, vietando «ricerche interne che richiedono l’acquisizione di tessuti fetali da aborti selettivi». Questo tipo di cellule è stato usato inoltre per testare l’antivirale Remdesivir, anche questo assunto da Trump, ed è usato da almeno due aziende per il vaccino anti Covid, Moderna e Astrazeneca. Una rivelazione imbarazzante per un presidente che ha fatto della lotta contro l’aborto una delle sue bandiere per aumentare i suoi consensi nell’elettorato più conservatore.
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