Il rapporto Gimbe suona la sveglia: +42% di contagi in una settimana, netto aumento di malati e ricoveri
L’ultimo aggiornamento del monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe conferma quanto negli ultimi giorni i numeri dei bollettini della Protezione civile hanno registrato. La curva dei contagi da Covid-19 si è impennata del 42% in una sola settimana con la Regione Campania a fare da portabandiera. Secondo quanto osservato da Gimbe nei giorni che vanno dal 30 settembre al 6 ottobre la situazione di fatto è precipitata rispetto alla settimana precedente: 17.252 nuovi casi contro 12.114. 912 in più solo per la Campania. Una crescita forte quanto rapida che ha visto aumentare anche il rapporto importante tra tamponi effettuati e tamponi risultati positivi: dal 3,1% al 4% attuale.
Ospedalizzazioni sopra la media in sette regioni, al primo posto la Sicilia
Il monitoraggio ha evidenziato un significativo aumento anche per i ricoveri, i pazienti attualmente in ospedale con sintomi sono 3.625 contro i 3.048 di una settimana fa, senza contare le terapie intensive per cui si registra un +17,7% di presenze. In alcune Regioni la percentuale dei casi ospedalizzati rispetto al resto dei malati Covid è nettamente superiore alla media nazionale del 6,6%: al primo posto la Sicilia (11,5%), a seguire la Liguria (10,4%), il Lazio (9,9%), la Puglia (8,9%), e ancora Piemonte (8,6%), Abruzzo (8,2%) e Basilicata (7,9%). L’impennata non ha risparmiato, anche se in modo per ora lieve, le conseguenze sul numero dei decessi. Da 137 totali siamo passati per la settimana dal 30 al 6 a 155, con un aumento del 13,1%.
Da metà luglio casi decuplicati
I numeri registrati da Gimbe sono 10 volte superiori a quelli monitorati dalla seconda metà di luglio. Da 1.400 si è passati a quota 17mila, con un incremento del rapporto positivi/casi testati che dallo 0,8% è schizzato al 4%. Ed è proprio quest’ultima proporzione a suggerire quanto il virus stia circolando in maniera più sostenuta, una situazione per cui si rivelano ancora più fondamentali le attività di controllo. A ribadire l’urgenza è il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta.
«Nelle Regioni dove l’incremento del rapporto positivi/casi testati supera il 5% sarà cruciale potenziare le attività di testing e tracing», ha detto il presidente sottolineando come invece la composizione dei casi attualmente positivi si sia mantenuta costante dai primi di luglio. «Il 93-94% dei positivi sono in isolamento domiciliare perché asintomatici/oligosintomatici; il 5-6% ricoverati con sintomi e lo 0,5% in terapia intensiva».
Foto in copertina: Fondazione Gimbe
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