Coronavirus, il monitoraggio settimanale dellIss: «Il 77% dei focolai è in famiglia»
Il ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanità sono ormai concordi su una cosa: in Italia si osserva un’accelerazione del progressivo peggioramento dell’epidemia da Coronavirus segnalato da dieci settimane. Un peggioramento che ricade sul lavoro svolto dal personale sanitario e che va, quindi, a ingolfare il traffico nelle corsie ospedaliere. Come dichiarato dall’Iss nel monitoraggio settimanale, per la prima volta «si segnalano elementi di criticità significativa relativi alla diffusione del virus nel nostro Paese». Ci sono poi «importanti segnali di allerta» legati a un aumento della trasmissione locale del virus, diffusa su tutto il territorio nazionale, che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti soprattutto nei nuclei familiari.
La maggior parte dei focolai continua a verificarsi proprio in ambito domiciliare, circa il 77,6%. Per il ministero e per l’Istituto di Sanità rimane fondamentale mantenere «un’elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento ormai chiaro e più rapido della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali: lavaggio delle mani, uso delle mascherine e distanziamento fisico».
Focolai e scuole
Questa settimana sono in lieve aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico. Rimane tuttavia complessivamente una dinamica di trasmissione limitata pari al 2,5% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione.
L’app Immuni
Sul piano della prevenzione, è importante il rafforzamento dei servizi territoriali; per farlo, è necessario coinvolgere risorse professionali di supporto. Non solo. Per l’Iss il contenimento della pandemia passa anche attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici come l’app Immuni, nelle attività di diagnosi e ricerca dei contatti in modo da identificare precocemente tutte le catene di trasmissione e garantire una efficiente gestione, inclusa la quarantena dei contatti stretti, e l’isolamento immediato dei casi secondari.
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