Coronavirus, ecco la stretta di Johnson: tre livelli di lockdown. In Inghilterra ci sono più persone ricoverate oggi che a marzo
Un lockdown con tre livelli di restrizioni. E’ questa la risposta del governo britannico alla nuova ondata di contagi da Coronavirus. Il premier britannico Boris Johnson ha comunicato oggi al parlamento britannico la decisione di introdurre nuove misure che varieranno a seconda delle zone del Regno. «Un lockdown generale non sarebbe la cosa giusta», ha detto, «ma non possiamo lasciare che la malattia faccia il suo corso: ciò porterebbe a molte morti e il sistema sanitario sarebbe sopraffatto».
In Inghilterra, al momento, ci sono più persone ricoverate in ospedale per Covid-19 di quante ce ne fossero prima dell’entrata in vigore del lockdown a fine marzo. Lo ha reso noto Stephen Powis, direttore del National Health Service (Nhs), il servizio sanitario nazionale. Secondo quanto riporta la Bbc, si è registrato un forte aumento dei ricoveri tra gli over 65, e in particolare tra gli over-85. Attualmente il Regno Unito ha il bilancio delle vittime peggiore d’Europa: sono oltre 42mila le morti da Covid-19 registrate. Solo ieri, 11 ottobre, quasi 13 mila persone sono risultate positive.
I timori dei sindaci nel nord Inghilterra
Tra le situazioni più delicate c’è quella di Liverpool, che dopo i numeri della scorsa settimana – ha registrato 600 casi di Covid ogni 100.000 persone – sarà l’unica città classificata nella categoria più a rischio, con la conseguenza che i suoi pub, ristoranti e palestre chiuderanno. Intanto i sindaci del nord dell’Inghilterra fanno i conti già da diverse settimane con ulteriori strette causate dall’aumento dei contagi. Gli enti locali temono che le chiusure forzate provocheranno dei danni a lungo termine alle loro economie. Tuttavia, dicono dal governo, è un rischio che bisognerà correre: «Questo è un momento critico – spiegano – ed è assolutamente vitale che tutti seguano la chiara guida stabilita per aiutare a contenere il virus».
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