«Non sono mai l’artista del momento ma vado avanti». C’è tutta l’intimità di Mecna nel suo ultimo disco – L’intervista
Una produttività non indifferente. Quattro album, dal 2017 al 2020, e una sola costante: l’apertura, intima e personale, sul proprio stato d’animo, cantata in rime attente e mai banali. Mecna, nome d’arte di Corrado Grilli, ha estratto dal cilindro un nuovo disco, «scritto durante il lockdown», espressione della maturità stilistica raggiunta dopo 15 anni di carriera. Mentre nessuno guarda è il sesto album in studio dell’artista foggiano, distintosi nella scena del rap italiano per le liriche profondamente intime che poggiano su tappeti elettronici e si snodano lungo atmosfere musicali soffuse.
A un anno esatto dalla pubblicazione di Neverland, disco nato dalla collaborazione con il produttre italo-americano Sick Luke, Mecna ritorna alle origini affiancando la sua penna al lavoro dei producer Alessandro Cianci, Iamseife e Lvnar. Mentre nessuno guarda è una prova di scavo, nel proprio passato musicale e umano. Agli stati d’animo e all’amore, sentimento sempre presente nella sua scrittura, Mecna dedica le 14 tracce del brano. Cinque sono cantate in featuring con Gue Pequeno, Frah Quintale, Madame, Ernia e Izi.
L’album è stato accompagnato da due produzione artistiche correlate. La prima è uno shortfilm diretto da Enea Colombi, un cortometraggio visionario che si sviluppa su una colonna sonora composta da brevi estratti delle canzoni di Mentre nessuno guarda. La seconda è un’opera di street art, allestita in via Festa del Perdono, Milano, ad opera dell’artista inglese Richard Wilson: è la gigantografia della cover del nuovo album di Mecna, pubblicato il 16 ottobre da Virgin Records.
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