Usa 2020, nel duello a distanza Trump scivola ancora sui suprematisti bianchi. Biden: «Se perdo non sarò stato un buon candidato»
Per il presidente americano è stato «un interrogatorio», per lo sfidante «un pic-nic». È questo secondo gli strateghi repubblicani della Casa Bianca il riassunto del confronto a distanza tra Donald Trump e Joe Biden dopo la cancellazione del secondo dibattito presidenziale. Alla stessa ora, ma su due reti diverse, i candidati si sono confrontati con gli elettori nel formato del townhall. Doveva essere la serata di Trump. Almeno questo temevano i critici della scelta della Nbc di trasmettere l’evento alla stessa ora di quello di Biden.
È stata invece la serata di Savannah Guthrie, la moderatrice che – per i sostenitori di Trump – ha incalzato il presidente in un vero e proprio dibattito. La conduttrice di Today ha pressato più volte il presidente americano, in evidente difficoltà, sulle teorie del complotto di QAnon, i suprematisti bianchi, e se avesse o meno fatto un tampone prima del primo dibattito del 29 settembre scorso. Anche questa volta Trump si è rifiutato di offrire risposte chiare a domande dirette. «Forse l’ho fatto, forse non l’ho fatto», ha dichiarato.
Ma è su QAnon che Trump è sembrato più in difficoltà. «Non li conosco, non so niente», ma la moderatrice ha insistito: «Non li conosce? Lei è il presidente, non uno zio pazzo qualunque…». Durante il primo dibattito Trump aveva rifiutato di condannare i suprematisti bianchi, ma nella formula del townhall Trump assicura di «averlo fatto per anni, ma perché – ribatte poi – non chiedete a Joe Biden se condanna gli Antifa, persone di estrema sinistra che bruciano le nostre città e che sono spalleggiate dai democratici?».
Trump è stato incalzato anche sulla pandemia: «L’85% delle persone che indossano la mascherina si becca il Coronavirus», ha detto rispondendo alla moderatrice che lo incalzava sul suo atteggiamento restio a indossarla e sui recenti eventi alla Casa Bianca e i recenti comizi dove gran parte dei sostenitori non la indossano. «Conosco lo studio, non dice questo», ha risposto Guthrie. Sullo scoop del New York Times che ha pubblicato i resoconti delle tasse Trump ha detto di essere stato trattato male dal fisco.
Da Filadelfia invece, mentre Trump veniva messo sotto torchio da Guthrie, la serata sulla ABC di Biden è stata più pacata e moderata. Di fronte al conduttore George Stephanopoulos, Biden ha assicurato che farà tutto quello che serve per fermare la pandemia di Coronavirus negli Usa. Il candidato democratico alla Casa Bianca ha poi attaccato Trump: «Si può contenere la pandemia essendo razionali».
Biden è stato incalzato sulla Corte Suprema: «Non sono un fan dell’ampliamento» del numero dei giudici, ha detto il candidato dem rispondendo a chi gli chiedeva se fosse favorevole o meno ad aumentare il numero dei giudici come chiede una parte dei democratici. A chi insisteva per una posizione più chiara, Biden ha risposto: «La avrete prima del voto». Un voto che in caso di sconfitta Biden significherebbe «che stato un cattivo candidato, che non ho fatto un buon lavoro», ha concluso.
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