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Addio esame di Stato, basterà la laurea per lavorare: via libera anche per dentisti, farmacisti e psicologi

18 Ottobre 2020 - 10:07 Felice Florio
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al ddl proposto dal ministro Manfredi. Riguarderà anche le lauree in professioni tecniche agrarie, alimentari e per l’edilizia

L’esame di Stato, per chi ormai l’ha sostenuto, è un ricordo pregno di tensione, ansia e, infine, profondo senso di liberazione. È l’ultimo degli ultimi esami che bisogna superare per arrivare a esercitare una professione. L’esame di Stato, per chi invece deve ancora finire il percorso di studi universitari, sarà un semplice racconto di qualche collega più anziano che si lamenta di come sia cambiata la preparazione delle nuove leve.

Tirocinio durante gli anni universitari

Il Consiglio dei ministri ha dato il suo parere positivo al ddl del ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, che apporta una semplificazione radicale nel sistema di accesso alle professione regolamentate. Per gli odontoiatri, i farmacisti, i veterinari e gli psicologi basterà superare l’esame di laurea magistrale per ottenere l’abilitazione. Il tirocinio pratico-valutativo, che prima veniva svolto subito dopo la laurea, rientrerà nel programma di studio degli anni universitari.

Le professioni tecniche

La misura sarebbe finalizzata un ingresso dei giovani più immediato nel mercato del lavoro. I nuovi titoli universitari intrinsecamente abilitanti coinvolgeranno anche le lauree professionalizzanti in lavori tecnici. Il ddl infatti interviene anche nel campo delle professioni per l’edilizia e il territorio, delle professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali e di quelle tecniche industriali e dell’informazione.

Sulla scia della laurea in medicina

Risulteranno così direttamente abilitate le figure del geometra laureato, dell’agrotecnico laureato, del perito agrario laureato e del perito industriale laureato. Il provvedimento di Manfredi entra nel solco di quanto fatto per le lauree in Medicina, durante la prima fase dell’emergenza Coronavirus, con l’articolo 102 del decreto Cura Italia. Dalla scorsa primavera, anche i medici, dal giorno della laurea, risultano subito abilitati. E disponibili a rimpinguare i reparti ospedalieri per ridurre la pressione sull’organico.

Un ulteriore gruppo di lauree

Il ddl prevede la semplificazione dell’abilitazione anche per altre categorie di lavoratori, ma solo su richiesta dei consigli degli ordini professionali coinvolti. Si tratta dei lavori di tecnologo alimentare, di dottore agronomo e dottore forestale, di pianificatore paesaggista e conservatore, assistente sociale, attuario, biologo, chimico e geologo. Per l’abilitazione ad ognuna di queste professioni resta imprescindibile il superamento del tirocinio pratico-valutativo da svolgersi durante il corso di laurea.

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