Cipro Nord, vince il candidato di Erdogan. Ora la Turchia è ancora più forte nel Mediterraneo
Il nazionalista Ersin Tatar, ovvero il candidato sostenuto da Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia, è stato eletto nuovo ‘presidente’ della repubblica separatista turca di Cipro del nord, riconosciuta solo da Ankara. Tatar, 60 anni, ha ottenuto nel ballottaggio il 51,7% dei voti, e ha battuto il presidente uscente, il moderato Mustafa Akinci, favorito alla vigilia. Akinci è da tempo ai ferri corti con Erdogan perché favorevole alla riunificazione con la Repubblica di Cipro a maggioranza greca. Il voto, che ha visto un’affluenza di oltre il 60%, si è svolto in un momento in cui le tensioni nel Mediterraneo orientale sono sempre più pesanti.
Tatar invece è uno dei promotori della soluzione a due Stati ed è il primo ministro uscente dell’autoproclamata Repubblica turca di Cipro del Nord. Al primo turno, lo scorso 11 ottobre, aveva portato a casa il 32% dei voti, contro il 30% di Akinci. Quest’ultimo era dato come favorito al ballottaggio per il sostegno ricevuto da parte del candidato socialdemocratico Tufan Erhurman. Con questo risultato, di fatto una consultazione sui rapporti con la Turchia e con la sua politica espansionistica nel Mediterraneo orientale, il ‘Sultano’ blinda il controllo di Ankara su Cipro nord e le risorse energetiche dell’isola.
Non solo. Erdogan riesce anche ad allontanare qualsiasi speranza di pacificazione, visto che le ultime trattative sono naufragate tre anni fa. Immediata la reazione di Erdogan e del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, che ha promesso «di difendere i diritti e gli interessi legittimi di Cipro nord nel Mediterraneo orientale».
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