Lea Vergine, femminista e critica d’arte, muore il giorno dopo il marito Enzo Mari
A un giorno dalla morte di Enzo Mari, compagno di vita per 60 anni, ci ha lasciati anche la signora della critica d’arte italiana, Lea Vergine. Curatrice e critica d’arte, intellettuale, femminista: Lea Vergine, all’anagrafe Lea Buoncristiano, è morta all’età di 82 anni per complicazioni legate al Coronavirus all’ospedale San Raffaele di Milano.
Nata a Napoli nel 1938, la signora della critica d’arte italiana è stata, in particolare modo dagli anni Cinquanta in poi, un punto di riferimento per intere generazioni di artisti. Fu pioniera dell’arte performativa (si pensi al saggio Il corpo come linguaggio. Body Art e storie simili del 1974), nonché strenua ricercatrice e valorizzatrice del ruolo delle donne nell’arte e nel design nella storia.
Leggi anche:
- Addio a Lidia Menapace, chi era la partigiana e senatrice che ha combattuto tutta la vita per i diritti delle donne
- L’artista Jago e il neonato che risveglia Napoli. «Mi chiamano Michelangelo? Nessuno aveva creduto in me» – Il video
- È morto il designer Alessandro Mendini, teorico dell’«Elogio del banale»
- Sessant’anni fa moriva Adriano Olivetti. Sei modi in cui rivoluzionò il lavoro aziendale
- È morto Ugo Gregoretti, il regista che raccontò i giovani degli anni Sessanta
- Addio al maestro Ezio Bosso, il direttore che ha incantato l’Italia aveva 48 anni
- Lutto nel mondo della moda: lo stilista Kenzo vittima della Covid-19