Stop a piscine, palestre e sale giochi. Bar e ristoranti chiudono la domenica: durante la settimana alle 18 – La bozza del Dpcm
Chiusura di bar e ristoranti dopo le 18 e la domenica e sospensione dell’attività di palestre e piscine. Sono queste alcune delle misure contenute nella bozza del nuovo Dpcm che il premier Giuseppe Conte dovrebbe presentare già stasera. Nel documento si legge che «a decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni le predette attività sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico».
La bozza specifica poi che «sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi». Sono sospese anche «le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò».
Scuola in presenza per il primo ciclo, Dad al 75% per le superiori
Stando alla bozza del documento – che potrebbe ancora subire qualche modifica – le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali. L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi invece in presenza.
Stop a teatri, cinema e casinò
Stando alla bozza del documento, sono sospesi anche gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Sospese poi le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò.
Stop a convegni e congressi in presenza
Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza. Nell’ambito delle pubbliche amministrazioni – si legge nella bozza del documento – le riunioni «si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza».
Stop ai concorsi pubblici e privati
Il Dpcm che entrerà in vigore da domani sospende inoltre i concorsi pubblici e privati. Sono sospese, si legge nella bozza del documento, «le procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica». Gli unici concorsi che potranno svolgersi, sono quelli destinati a figure utili nel corso dellla pandemia e dunque quelli riservati al personale sanitario e alla protezione civile. Sono inoltre salve tutte «le procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico».
Manifestazioni solo in forma statica
Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche non sarà vietato masarà consentito solo in forma statica, ovviamente a condizione che siano rispettate le distanze sociali prescritte e le altre restrizioni previste dal protocollo sanitario.
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