Dpcm, Gualtieri: «Ristori superiori ai precedenti per 350mila aziende entro metà novembre»
«Pensiamo che l’Agenzia delle Entrate possa erogare questi contributi già entro metà novembre, forse persino entro l’11 novembre, perché ci sarà lo stesso meccanismo già autorizzato per il vecchio fondo perduto». Sono queste le parole del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a poche ore dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm che inasprisce le restrizioni contro il Coronavirus e dispone la chiusura di bar, ristoranti, pasticcerie, pub e locali in genere alle 18. «Stiamo lavorando affinché gli indennizzi arrivino il più presto possibile – ha detto Gualtieri ai microfoni del Tg1 – quindi tutti quelli che hanno già fatto domanda per questi contributi lo riceveranno in automatico».
- Gualtieri candidato sindaco a Roma, su Facebook compare un post pirata in cui lo appoggiano Pd e Cinquestelle. Già, ma Raggi?
- Fino a 25mila per i ristoranti. Mille euro per gli stagionali del turismo. Cosa prevede il decreto Ristori
Il ministro dell’economia ha parlato di ristori superiori per importo a quelli erogati la volta precedente, durante la prima ondata di Coronavirus alla quale il governo ha risposto con un lockdown generalizzato. «Sappiamo che anche i mesi scorsi sono stati mesi difficili, quindi sarà una quota un po’ superiore a quella dell’altra volta», ha annunciato Gualtieri. Le attività che dovranno essere ristorate sono centinaia di migliaia.
Il ministro ha parlato di «più di 300 mila, forse 350 mila aziende», in sostanza tutte le attività e gli esercizi che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal nuovo Dpcm. Poi ha aggiunto che chi non ha fatto richiesta o chi ha un fatturato superiore ai 5 milioni di euro «dovrà fare domanda da fare e quindi ci sarà qualche settimana in più per avere l’erogazione che comunque – ha garantito – sarà entro la fine dell’anno». Per chi aveva già fatto domanda in precedenza invece sarà facile ricevere questi soldi – ha spiegato – perché «verranno erogati automaticamente».
«Sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus. E quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure – ha precisato -. Poi avremo per tre mesi il credito di imposta sugli affitti, l’eliminazione della rata Imu e poi naturalmente la cig per i lavoratori e l’indennità di 1.000 euro per i collaboratori».
Leggi anche:
- Conte presenta il nuovo Dpcm: «Misure più restrittive per non dover scegliere tra salute ed economia. Già pronti gli indennizzi»
- Ristori, indennizzi e cassa integrazione: ora la sfida, dentro e fuori il governo, è evitare il disastro economico
- I dubbi degli esperti sul nuovo Dpcm, Andreoni: «Non bloccherà l’epidemia», Crisanti: «Misure a effetto temporaneo»
- «Cinema e teatro sono sicuri. La chiusura? Coprifuoco mascherato». Il mondo dello spettacolo contro il nuovo Dpcm
- L’appello di Riccardo Muti a Conte: «Grave chiudere sale da concerto e teatri: senza cibo spirituale la società si imbruttisce»
- Sette domande per Conte, sine ira et studio
- Dpcm, la protesta dei ristoratori fuori da Montecitorio: «Così chiudiamo definitivamente». Conte li incontra – Il video
- Con bar e ristoranti chiusi, cosa è possibile fare dopo le 18?
- Dai cinema ai ristoranti, monta il malcontento per il nuovo Dpcm: «Le ricadute saranno drammatiche»
- Dal numero di ospiti in casa alla chiusura di bar e ristoranti. Ecco cosa prevede il nuovo Dpcm firmato da Conte