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Coronavirus, l’Alto Adige decide per sé: ristoranti e pub aperti fino alle 22, per cinema e teatri nessuna chiusura

26 Ottobre 2020 - 16:03 Giada Giorgi
Coprifuoco ma non solo: ecco cosa prevede l’ordinanza della provincia autonoma

«Adattamenti alla realtà locale», di questo ha parlato Arno Kompatscher, il presidente della provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, per motivare le misure anti Covid decise nell’ultima ordinanza firmata. Regole diverse rispetto a quelle decise dal nuovo Dpcm diffuso dal governo e che secondo i funzionari locali tengono conto dell’attuale situazione dei contagi. In Alto Adige ci sarà l’obbligo per pub e ristoranti di chiudere solo alle 22 mentre i bar potranno restare aperti fino alle 20. Misure senza dubbio più leggere rispetto alle regole nazionali che da oggi 26 ottobre prevedono la chiusura alle 18 per ristoranti e bar. Incluso anche l’obbligo, dalle 18, di rispettare la somministrazione di cibi e bevande esclusivamente al tavolo.

In vigore dal 26 ottobre fino al 24 novembre, la nuova ordinanza di Kompatscher prevede un coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino e si basa sui «margini di manovra concessi dall’autonomia della Provincia e dalla legge sulla fase 2 dello scorso maggio», come ha specificato lo stesso presidente. Nelle due settimane centrali di ottobre (dal 7 al 20) l’Alto Adige ha registrato un’incidenza di 270 casi positivi per 100 mila abitanti. Nonostante questo le restrizioni non toccheranno al momento neanche altri importanti settori messi invece alle strette a livello nazionale dalle nuove decisioni anti Covid.

Cinema e teatri aperti, didattica in presenza per il 50%

Una delle ulteriori differenze con le misure nazionali è la mancata chiusura di cinema, teatri e sale da concerto. L’ordinanza della provincia di Bolzano consentirà ai cinema di continuare a svolgere la loro attività pur mantenendo una capienza massima di 200 persone. Stessa cosa per teatri e altri spazi dedicati alla cultura. Concessione più ampia anche riguardo la didattica a distanza. Se il Dpcm del governo Conte ha stabilito l’obbligo del 75% di scuola non in presenza, secondo le misure di Kompatscher a partire dal 28 ottobre la didattica a distanza dovrà coprire almeno il 50% delle ore di lezione in tutte le scuole superiori.

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