Coronavirus, la conferenza stampa del ministero della Salute. Rezza: «Aumento marcato dei casi ma terapie intensive sotto controllo»
«L’aumento dei casi è marcato, ma le terapie intensive sono sotto controllo». Così il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, in una conferenza stampa con il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. Rezza e Brusaferro hanno fatto il punto sulla situazione epidemiologica in Italia, messa a dura prova dal Coronavirus. Negli ultimi giorni, infatti, i dati sono diventati sempre più preoccupanti: nelle ultime 24 ore i nuovi contagi sono stati oltre 22mila, solo ieri hanno superato quota 17mila mentre il giorno prima oltre 21mila. Aumentato il numero dei ricoverati, delle terapie intensive e dei decessi. E i primi risultati dell’ultimo Dpcm varato da Conte si vedranno soltanto fra due settimane. Intanto le piazze sono incandescenti, da Milano a Torino.
Rezza: «Le terapie intensive sono sotto il livello di guardia»
Rezza ha spiegato che al momento le terapie intensive sono ancora «sotto il livello di guardia». E questo nonostante l’incremento dell’aumento dei casi nelle ultime tre settimane. Solo nella giornata di oggi, il numero delle vittime infatti è salito a 221, una cifra paragonabile a inizio maggio. Il numero delle terapie intensive è arrivato a 1.411.
Brusaferro: «Ormai è difficile sostenere il tracciamento»
Brusaferro ha lanciato invece un segnale d’allarme per i pazienti che non sono affetti da Covid: «Se supereremo le soglie per i pazienti Covid, non potremo più curare altre patologie». Esattamente come già aveva spiegato a Open Matteo Stocco, il direttore dell’Asst Santi Pietro e Paolo di Milano.
Sempre Brusaferro ha spiegato che stanno aumentando i pazienti con pochi sintomi: «Stanno crescendo gli asintomatici ed i paucisintomatici e questi è un elemento cui porre attenzione». Il presidente dell’Iss ha anche confermato che il tracciamento non è più in grado di ritrovare tutti i contagi: «Sono numeri significativi difficilmente sostenibili». L’indice di contagio Rt in questo momento è superiore a 1 in tutte le regioni.
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