Forte rimbalzo del Pil italiano: +16,1% nel terzo trimestre. Nell’Eurozona stime di crescita del 12,7%
Dopo la contrazione del secondo trimestre (-13%), tra agosto e settembre il Pil italiano ha visto un deciso rimbalzo del 16,1%. Su base annua – fa notare l’Istat – l’economia ha invece registrato una contrazione del 4,7%. Per il 2020 il dato acquisito in base all’ultima variazione è pari a –8,2%. L’esecutivo – chiarisce l’Istat – si aspettava una crescita poco superiore al 13%, tale da recuperare il crollo del secondo trimestre, mentre il consensus si aggirava tra l’11 e il 12%.
Bankitalia aveva recentemente indicato una possibile crescita del 12%, stessa cifra stimata anche dall’Ufficio parlamentare di bilancio. La ripresa è però diffusa a tutti i comportati economici e dal lato della domanda è trainata sia dalla componente nazionale, sia dalla componente estera. L’istituto di statistica chiarisce però che a confronto con il trimestre del 2019 la variazione resta negativa nella misura del 4,7%. Il marcato recupero del terzo trimestre riporta il volume del Pil ai livelli registrati nella prima metà del 2015.
Eurozona
Stime in crescita anche nell’Eurozona dove il Pil del terzo trimestre è cresciuto del 12,7% rispetto alla rilevazione precedente. La stima è uno degli aumenti maggiori dall’inizio delle serie temporali nel 1995 e un rimbalzo rispetto ai cali nel secondo trimestre del 2020, quando il Pil era sceso dell’11,8% nell’area euro e del 11,4% nell’Ue.
Per la Francia i dati parlano di un +18,2%, ma il nuovo lockdown porterà il livello totale di recessione per il 2020 al -11%, contro il -10% previsto finora. In Germania invece il Pil vede un rimbalzo dell’8,2%, dal -9,7% del secondo trimestre. Per il 2020 del governo tedesco ha rivisto le stime leggermente al rialzo: gli esperti si attendono un risultato del -5,5%. Alla fine di agosto le stime erano di un calo del -5,8% del Pil.
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