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Coronavirus. Bertolaso e gli infondati 2000 euro a paziente Covid19 che hanno scatenato i complottisti

31 Ottobre 2020 - 18:28 David Puente
Gli ospedali lucrano somme per ogni paziente che ricoverano come Covid19? Ci sono anche i premi produzione per i medici? No! Ecco di cosa si tratta!

A seguito di alcune dichiarazioni rilasciate da Guido Bertolaso, il quale ha affermato che ogni ospedale italiano riceve 2000 euro al giorno dallo Stato per ogni paziente Covid19, sono usciti alcuni articoli come quello intitolato «Bertolaso smaschera business dei positivi: “2.000 € al giorno a ricoverato”». In realtà Bertolaso non ha smascherato alcun business, come qualcuno vorrebbe insinuare per affermare ulteriormente la narrativa dei numeri gonfiati presso gli ospedali italiani o di fantomatici «premi produzione». Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di disinformazione e teorie di complotto nei confronti degli operatori sanitari.

«Un ospedale con 100 malati di Covid in reparto riceve dalla propria Regione, e quindi dallo Stato, 200.000 euro quotidiani» è il virgolettato che circola online, ripreso da un’intervista a Libero, che ha destato molta curiosità non solo negli ambienti negazionisti dell’emergenza, ma anche in chi non riusciva a comprendere come fosse possibile e se fosse anche corretta come pratica. In alcuni casi c’è chi ha parlato di un fantomatico «premio produzione» da parte degli operatori sanitari proveniente da una percentuale di queste somme.

I colleghi di Facta hanno verificato per primi questa affermazione bollandola come «Notizia imprecisa». Bertolaso, come riporta Libero, fa riferimento ai Diagnosis related groups (Raggruppamenti omogenei di diagnosi) che hanno come obiettivo l’attribuzione di un valore economico alle cure offerte da un ospedale. Attenzione, già questa spiegazione fa comprendere che non si tratta di un premio agli ospedali, ma una somma utile a sostenere le spese per le cure.

Il metodo è attualmente in uso in Italia e attraverso un decreto del Ministero della Salute del 2012 è stato fissato un tariffario dei costi delle prestazioni fornite ai pazienti negli ospedali italiani. La tabella, però, risale al 2012 e non è presente una cifra che confermi l’ammontare delle somme dei costi sostenuti dalle strutture sanitarie pubbliche per fornire le cure ai pazienti Covid19.

Le uniche stime disponibili sono state pubblicate a giugno 2020 in un report dell’Alta scuola di economia e management dei servizi sanitari dell’Università Cattolica. Facta riporta, seguendo questi dati, il seguente calcolo:

Annotando il numero complessivo dei ricoveri, la percentuale di ricoveri registrati per ogni singola voce della tabella e il costo di ogni singolo trattamento, il rapporto conclude che lo Stato spende 1.425 euro al giorno per ogni singolo ricovero in terapia intensiva, 8.476 euro a paziente per i ricoveri ordinari da Covid-19 (considerando una degenza media di 12 giorni, si tratterebbe di 706 euro al giorno).

Siamo d’accordo che non vi sia un calcolo ufficiale che dimostri la somma citata da Bertolaso, allo stesso tempo queste sono somme a copertura delle spese sostenute per salvare le vite delle persone ricoverate all’interno delle strutture sanitarie e non possono essere attribuite a un business personale degli ospedali o degli operatori sanitari con fantomatici «premi produzione».

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