Addio a Gigi Proietti, l’abbraccio sui social di fan e colleghi: «Se ne va un maestro, un esempio, un amico»
Stava scrivendo un libro di memorie Gigi Proietti, scomparso nel giorno del suo compleanno oggi 2 novembre dopo che le sue condizioni si sono aggravate per i problemi cardiaci di cui soffriva. Nell’ultima intervista rilasciata a la Repubblica poche settimane fa, l’attore romano che oggi avrebbe compiuto 80 anni raccontava di essere impegnato nella stesura di Ndo cojo cojo, un libro: «Fuori da ogni regola – diceva a Silvia Fumarola – Racconterò degli amici, della gente che ho incontrato». Un tomo che potrebbe essere grande quanto un vocabolario dopo una carriera lunga mezzo secolo tra cinema, teatro e Tv, con l’affetto di colleghi e pubblico esploso in un grande ideale abbraccio sui social.
Un affetto incondizionato per un personaggio che ha fatto dell’ironia e la leggerezza un modo di vivere dentro e fuori le scene. Scherzava Proietti anche sulla sua data di nascita, il giorno della commemorazione dei defunti: «E che dovemo fa’ – diceva – la data è quella che è». Così come scherzava sull’età che ormai avanzava: «La vecchiaia c’è e non puoi farci niente – diceva a la Repubblica – È una malattia da logoramento, però non mi va di essere pessimista, ringrazio i miei genitori per il senso dell’ironia. Aiuta. Pensi ai capelli».
E proprio sui capelli Proietti raccontava del senso di liberazione, quando aveva deciso di smettere di tingergli durante le riprese del Maresciallo Rocca: «Per abituarmi al bianco ci metti tempo, passi davanti a una vetrina e ti domandi: chi è quel signore anziano?». A dare la notizia della sua morte è stata Sagitta Alter, 58 anni, compagna di una vita dell’attore romano. I due non si sono mai sposati: «È impagabile – diceva Proietti nella sua ultima intervista – siamo fidanzatini. Sposarla? Non è escluso». Ma a ricordarlo a poche ore dalla sua morte sono stati anche i tantissimi colleghi che con lui hanno condiviso amicizia e lavoro. Come il duo Lillo e Greg che lo hanno salutato come «maestro, esempio e amico».
E poi il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis che in un fiume di tweet ha ricordato: «Il tuo teatro, unico e irripetibile. Ci hai fatto ridere alle lacrime con le tue filastrocche interminabili e con giochi di parole irraggiungibili». Con Proietti, ha scritto il presidente del Napoli, se n’è andato un caro amico: «e una bellissima persona, padre premuroso di due splendide figlie, Carlotta e Susanna, e compagno a una vita di Sagitta. Ma se ne va anche un pezzo importantissimo di storia romana».
A ricordarlo c’è anche l’attore Alessandro Gassman, figlio di Vittorio che è stato grande amico di Proietti. E poi il regista Giovanni Veronesi che su Twitter ha scritto: «Come Shakespeare, anche tu caro Gigi sei morto il giorno del tuo compleanno. È una pratica che viene lasciata agli uomini saggi. Il mio modesto ricordo è quello di una cena a casa di Arbore dove dicesti che ti stava simpatico l’orco delle fiabe. Addio a grazie di tutto».
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