La salute? Per il leghista Borghi «sta al numero 32 della Costituzione. Il lavoro viene prima» – Il video
Claudio Borghi ha attaccato alla Camera il premier Giuseppe Conte con un intervento che ha suscitato molte polemiche sui social network. Il deputato della Lega, infatti, ha espresso il seguente ragionamento: «Signor presidente, lei ha detto che il diritto alla salute è preliminare su tutti gli altri diritti costituzionali. Ma scusi, ma come si permette di fare una scaletta dei valori costituzionali? I diritti costituzionali sono tutti importanti alla stessa maniera. E se per caso i numeri qualcosa contano, il diritto alla tutela alla salute è al numero 32, il diritto al lavoro è al 4». Come a voler dire: il lavoro viene prima. Su Twitter, moltissimi utenti hanno fatto commenti di questo tenore: «Secondo Borghi la Costituzione si rispetta in ordine cronologico, quindi la salute è al 32esimo posto». Oppure: «Il leghista Borghi scambia la Costituzione per una classifica in cui il lavoro svetta sul podio. Tutti a timbrare il cartellino dunque! Anche contagiosi, sofferenti, morti». E ancora: «L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, non sulla salute. Come ci insegna l’Ilva del resto». Una pioggia di critiche che ha spinto lo stesso onorevole leghista a scrivere un tweet polemico nei confronti dei giornalisti. Tagliando però parte del suo stesso discorso.
Video: @strange_days_82 / Twitter
Leggi anche:
- Coronavirus, in Francia oltre 1.000 ricoveri nel primo weekend del lockdown. Il capo dell’Oms: «Non è troppo tardi per fermare l’ondata»
- Coronavirus, livelli di rischio e chiusure locali: come funziona il lockdown a velocità variabile
- Il crollo dei nuovi contagi rallenta l’urgenza del Dpcm. Sala: «Va meglio di quanto si poteva immaginare 10 giorni fa»
- Conte al Senato sul nuovo Dpcm: «Proteggiamo gli anziani, hanno permesso il miracolo economico del Paese»
- Coronavirus, ecco quali sono le zone in Italia che rischiano le restrizioni più severe
- Si tratta fino a sera sul nuovo Dpcm, Zaia frena sulle zone rosse: «No a lockdown per aziende». Mattarella chiama Toti e Bonaccini