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G8 Genova 2001, promossi a vicequestori due funzionari condannati per la Scuola Diaz. È polemica

03 Novembre 2020 - 15:22 Redazione
Ferrara (M5s): «Lamorgese e Gabrielli revochino questa decisione». Ilaria Cucchi: «A questo punto possiamo aspettarci di tutto, persino che i responsabili della morte di Stefano possano un giorno ricevere onorificenze e avanzamenti di carriera». Ma la polizia: «Avanzamenti automatici»

Lo aveva denunciato una nota nelle ore scorse di Amnesty International: lo sconcerto della sezione italiana per la promozione di due funzionari di polizia già condannati per i terribili fatti della Scuola Diaz nel 2001 durante il G8 di Genova. Secondo Amnesty le promozioni hanno coinvolto due funzionari condannati in via definitiva in relazione alle gravissime violazioni dei diritti umani verificatesi a Genova nel 2001: Pietro Troiani e Salvatore Gava, «che per i fatti di Genova furono condannati in via definitiva a tre anni e otto mesi più cinque anni d’interdizione dai pubblici uffici», ricostruisce Amnesty. «Desta sconcerto il fatto che funzionari di polizia condannati per violazioni dei diritti umani restino in servizio e, anzi, vengano promossi per ulteriori incarichi», dice Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia.

Ma oggi il dipartimento di Polizia rimanda al mittente le accuse: «L’avanzamento dei funzionari in questione è automatico e risponde ad una procedura amministrativa obbligata, laddove siano state scontate le sanzioni che erano state comminate». L’unico modo per evitare che accadesse era destituendo i funzionari, scelta che all’epoca non fu intrapresa dall’Amministrazione, né tantomeno l’Autorità Giudiziaria ritenne di irrogare l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Gli attuali incarichi assegnati rientrano nelle qualifiche ricoperte e nelle competenze possedute», si legge nella nota.

«Amareggia e sconcerta, infine, la gratuità dei giudizi espressi, soprattutto da Amnesty International Italia, nei confronti dell’attuale vertice del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e della Polizia di Stato che non solo ha fatto pubblica ammenda della pessima gestione dell’ordine pubblico in occasione di quel tragico evento, ma soprattutto, in questi anni, si è speso per stigmatizzare e sanzionare ogni comportamento non conforme al rispetto delle persone e anche in questi complicati momenti si spende affinché le forze di polizia assolvano al loro ruolo di tutori dell’ordine con grande umanità».

Le reazioni

Le promozioni sono state accolte con reazioni di incredulità da parte della società civile e della politica. «Alla luce di quanto è accaduto in questi giorni, apprendere della promozione di Pietro Troiani e Salvatore Gava, condannati in via definitiva per le loro responsabilità relative ai fatti della scuola Diaz, lascia attoniti e attonite», dicono in una nota Ilaria Cucchi e Irene Testa, rispettivamente presidente e co-fondatrice dell’associazione Stefano Cucchi Onlus.

«A questo punto possiamo aspettarci di tutto, persino che i responsabili della morte di Stefano Cucchi e di tanti altri morti per mano dello Stato, possano un giorno ricevere onorificenze ed avanzamenti di carriera. Si tratta di una decisione irresponsabile che sicuramente non aiuta la battaglia per uno stato di diritto. Chiediamo alla ministra Lamorgese di valutare se non sia il caso di fare un passo indietro».

«Il 21 luglio 2001 alla Scuola Diaz di Genova l’agente Pietro Troiani introduceva due bombe molotov e il suo collega, l’agente Salvatore Gava, ne attestava il falso rinvenimento, volto a giustificare la cruenta irruzione e il conseguente terribile pestaggio all’interno dell’edificio», affonda il deputato di LeU Erasmo Palazzotto. «Entrambi furono successivamente condannati in via definitiva a tre anni e otto mesi, più cinque anni di interdizione dai pubblici uffici.È grave che siano concesse promozioni e avanzamenti a membri delle forze dell’ordine, rappresentanti dello Stato, già condannati per violazione dei diritti umani. Come chiediamo da tempo, serve introdurre i codici identificativi per le forze dell’ordine. E serve farlo ora».

«Non posso che esprimere sconcerto, al pari di Amnesty international, per la promozione di due poliziotti condannati per i fatti del G8 di Genova», dice anche il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluca Ferrara. «Auspico che la ministra Lamorgese e il capo della Polizia Gabrielli, revochino questa decisione che lede prima di tutto il buon nome e la credibilità del corpo. Chi è stato condannato per reati cosi gravi dovrebbe essere radiato, non certo promosso».

In copertina ANSA/Luca Zennaro | Un militante del Genoa Social Forum mostra del sangue sul pavimento della scuola Diaz dopo la perquisizione compiuta da polizia e carabinieri

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