Nuovo Dpcm, coprifuoco dalle 22 e stop agli spostamenti nelle zone rosse: la mappa delle regioni a rischio – Il testo
Firmato il nuovo Dpcm, ora l’attesa è tutta per i dati dell’Iss attesi per oggi sui livelli di rischio delle singole regioni. È sulla base di quei dati, a partire dall’Indice Rt e passando per i 21 indicatori dal numero di tamponi alla pressione sugli ospedali, che scatteranno le misure man mano più restrittive per le singole regioni. Un meccanismo sostanzialmente automatico che di fatto esautora i governatori dalla decisione di chiudere la propria regione in un regime di lockdown più rigido, un punto su cui i presidenti di regione hanno provato a protestare fino all’ultimo, senza però far cambiare l’impianto del Dpcm: se una zona è ad alto rischio e rientra nello scenario 4, con indice Rt stabilmente sopra 1,5, il ministero impone la chiusura per due settimane, dopo aver condiviso la decisione con il presidente di regione.
Le previsioni sulle fasce di rischio per regione
Il monitoraggio periodico dell’Iss darà le ultime certezze quindi su quali regioni rientreranno nelle tre fasce previste dal nuovo Dpcm. In quella a più alto rischio, considerata zona rossa, ci sono Lombardia, Piemonte, Puglia, Calabria e Sicilia, che secondo gli ultimi dati hanno un indice Rt stabilmente superiore a 1,5 o in prospettiva considerate: «ad alto rischio con probabilità alta di progressione». Nella fascia media, quella arancione, dovrebbero rientrare Campania, Val D’Aosta, Veneto e Liguria.
OPEN / Le proiezioni sulle fasce di rischio in base all’indice Rt del 25 ottobre fornito dall’Iss e ai 21 indicatori considerati per la valutazione della diffusione dei contagi
Il testo del nuovo Dpcm 3 novembre 2020
Le novità
Le misure previste su tutto il territorio nazionale sono quelle di base che si applicano in tutte le regioni a partire da quelle ancora in zona verde, con il più basso livello di rischio contagi:
- Coprifuoco dalle 22 alle 5, durante il quale si potrà uscire solo per «comprovate esigenze» di lavoro e salute o altre urgenze. Sarà necessaria l’autocertificazione;
- Trasporti: la raccomandazione è di non usare i mezzi per gli spostamenti, sui quali viene applicata comunque la quota massima di riempimento al 50%;
- Bar e ristoranti restano chiusi dalle 18;
- Centri commerciali chiusi nei fine settimana;
- Scuola: la Didattica a distanza passa al 100% per tutte le scuole superiori e le Università, fatta eccezione per i laboratori
- Sospesi tutti i concorsi e gli esami di abilitazione professionale, tranne quelli per il personale sanitario.
I divieti per le zone rosse
- Spostamenti: vietato entrare o uscire dalle zone rosse e all’interno di esse se non per «comprovate esigenze», quindi lavoro e salute innanzitutto. Per ogni spostamento è necessaria l’autocertificazione, compreso: «il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza»;
- Attività commerciali: chiudono tutte le attività non necessarie. Restano aperte quelle per i servizi alla persona, quindi parrucchieri e centri massaggi, così come edicole, alimentari, tabaccai, farmcie e parafarmacie;
- Scuola: la Didattica a distanza coinvolge gli studenti a partire dalla seconda media
- Sport: vengono sospese tutte le attività sportive anche se svolte all’aperto. Resta consentito fare sport vicino casa, sempre all’aperto e possibilmente da soli, altrimenti ad almeno un metro di distanza dagli altri.
I divieti per le zone arancioni
- Spostamenti: vietato entrare e uscire dai territori dichiarati zona arancione, se non per «comprovate esigenze» da dichiarare sempre con l’autocertificazione. Il divieto riguarda anche gli spostamenti tra Comuni all’interno della zona arancione;
- Bar e ristoranti restano chiusi al pubblico, con la possibilità di effettuare consegne a domicilio fino alle 22.
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